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- 8 Novembre 2024
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Tranquillizzano tutti alla Asl veterinaria di Manfredonia
Attualmente la situazione è sotto controllo per il virus dell’influenza aviaria. Gli allevamenti avicoli sono monitorati e non si ha nessuna notizia di contagio o di morti sospette. Tranquillizzano tutti alla Asl veterinaria di Manfredonia, circa l’influenza aviaria.
Attualmente, ribadiscono, siamo completamente fuori da ogni possibile rischio. Lo scenario che vede le zone umide di Lago Salso al centro del flusso migratorio dell’avifauna dell’est per ora non comporta problemi alle strutture veterinarie. Preoccupazione, in questi giorni, era stata espressa da qualche piccolo allevatore possessore di allevamenti rurali, i piccoli allevamenti di pollame gestiti in proprio da contadini o da privati, che a quanto pare in Turchia e Romania sono stati al centro del contagio.
Il transito sulle zone umide dell’avifauna eventualmente portatrice del virus preoccupava che un contatto potesse coinvolgere i piccoli allevamenti rurali sparsi sulla zona interessata alla migrazione, soprattutto attorno alle zone umide di Siponto.
Attualmente, spiegano alla Asl veterinaria, il protocollo di tracciabilità dei prodotti che riguarda gli allevamenti di animali di taglia grossa è esteso anche agli allevamenti avicoli, per cui il rapporto tra produttori e rivenditori è certificato, si può sapere da dove viene un pollo e quando è stato venduto e via dicendo. Ciò permette un ulteriore monitoraggio anche degli allevamenti rurali.
Inoltre nella nostra zona gli allevamenti avicoli sono spesso associati ad altri allevamenti ovini o di animali di taglia grossa, e pertanto il monitoraggio è costante.
Tuttavia gli allevatori della zona sono molto sensibili e tengono molto ai loro allevamenti, spiegano alla Asl, per cui se dovessero notare qualcosa sarebbero i primi a farlo sapere. Attualmente non c’è nessun tipo di problema anche in questo senso, per il resto la normativa regionale e l’embargo nazionale è sufficiente a proteggere tutti da ogni rischio.
Tutto a posto, quindi, anche per gli allevamenti rurali attorno alle zone umide. La preoccupazione, si diceva, era legittima in quanto questi allevamenti si trovano all’aria aperta più esposti, in teoria, ad un possibile contatto con l’avifauna di passaggio.
Certo per il futuro, quando il flusso migratorio si intensificherà, anche nella prospettiva di un auspicato centro di monitoraggio dell’avifauna migratoria da attivare nell’oasi Lago Salso così come proposto dalle associazioni ambientaliste, un ulteriore monitoraggio di tutti gli allevamenti rurali della zona non sarebbe da escludere.
Nel frattempo il partito dei Verdi di Manfredonia in un comunicato stampa sollecita la propria segreteria regionale “a farsi promotrice presso la regione Puglia di urgenti iniziative per scongiurare i rischi dell’influenza aviaria” nelle zone umide del comprensorio della ex Daunia risi. Tra le misure che i Verdi prospettano, dice il comunicato, “la più importante è la sospensione della caccia, recentemente sollecitata dal senatore Carella“, al fine di affrontare il problema della diffusione del virus portato dagli uccelli migratori oggetto di cacciagione.
Per saperne di più sulla malattia visita il sito del Ministero della Salute (clicca qui).