In pellegrinaggio a “Monte Sacro”

Domani apre una mostra fotografica, martedì; 11 luglio tutti sul Monte

E’ ormai abitudine per molti mattinatesi (ma non solo) accostare l’undicesimo giorno del mese di luglio, dedicato alla festività di San Benedetto Abate, patrono d’Europa, ad una tradizionale e quanto mai suggestiva passeggiata-pellegrinaggio all’abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro.

Sono ormai ventiquattro anni che tanti, tra turisti e pellegrini, si lasciano trasportare dal richiamo e dal fascino del Monte , che col silenzio e la sacralità delle proprie mura diroccate è riuscito a fare breccia nei cuori dei fedeli. Non una giornata qualunque, non una semplice passegiata tra le alture, per ammirare magari i vessilli della nostra costa e i colori del mare, che certamente fanno da contrasto, forte, con il clima accigliato e serioso che il vecchio convento riesce ancora a trasmettere. No, anche se gli anni passano, e con loro i ricordi affievoliscono e sbiadiscono, ogni volta che si pensa al Monte si intuisce di poter scoprire qualcosa di nuovo, emozioni che magari si relegano per tutto l’anno a questa Giornata, che sempre più, in ogni edizione, rappresenta il riscatto orgoglioso dell’imponenza che un tempo Monte Sacro dichiarava, quando riusciva a raggiungere il massimo splendore culturale ed economico del territorio.

Oggi è possibile vedere solo un ammasso di vetuste grandiose rovine, ma sostandovi a lungo davanti e ammirando uno dei più vasti ed interessanti panorami garganici, lungi dai rumori, il pensiero riuscirà a ricostruire quei posti e a ridisegnare nelle menti la pace e la religiosità di cui godeva un tempo il sacro eremo.

E quest’anno la Giornata si arricchirà di una nuova illustre presenza, in quanto durante la Visita Pastorale ha pubblicamente annunciato la propria firma sul registro delle partecipazioni l’arcivescovo della nostra diocesi, Mons. Domenico D’Ambrosio, che in barba alla disagevole passeggiata, ha invitato i pellegrini ad attingere qualcosa, com’egli stesso farà, proprio dal cammino verso il luogo sacro, ove poi celebrerà Messa insieme con il parroco di Mattinata, don Francesco La Torre.

Anche quest’anno il programma non varia di molto rispetto alle edizioni precedenti, e ciò sicuramente a beneficio di un target che ha sempre funzionato per la semplicità e la giusta mistura tra la sacralità e la giovialità dell’evento; ragion per cui ogni anno in cima si danno appuntamento (o si ritrovano per caso) intere famiglie, di turisti, richiamati dalla eco che queste stupende rovine hanno avuto in questi ultimi decenni, e anche di mattinatesi, che attendono questo giorno per ritrovare il feeling con lo sgambett”o o magari più semplicemente per non lasciarsi appesantire dal passare degli anni.

L’eccezione, o meglio l’eccezionale novità, è tutta riservata in una mostra organizzata ed allestita nel salone parrocchiale della Chiesa S.Maria della Luce, che sarà aperta da sabato 8 a marted” 11 luglio: la cronistoria fotografica del pellegrinaggio sul Monte Sacro dai suoi albori (1983) ad oggi, ove non mancheranno certo alcune proiezioni e illuminanti spiegazioni degli esperti e organizzatori storici delle Giornate pro Monte Sacro, tra cui segnialiamo i capi Scout di Mattinata Antonio Latino e Piero Vaira, senza trascurare certo l’immancabile figura di don Francesco La Torre.

Il raduno dei pellegrini è dunque fissato per le ore 9 di marted” 11 luglio presso la piazzola in località Stinco, dove il vescovo, don Francesco e il suo vicario don Antonio Di Maggio, proferiranno la Benedizione del Pellegrino, per poi prepararsi per la salita a piedi verso la vetta del Monte.
Prima dell’arrivo, approfittando di una breve sosta per riprendersi dalla fatica, vi sarà la proclamazione del Vangelo delle Beatitudini e il canto del Bendictus presso l’edicola mariana, costruita a metà degli anni 90 dal gruppo AGESCI di Mattinata, per consentire ai pellegrini un breve riposo meditando davanti ad una bella statuetta della Vergine Immacolata.

All’arrivo, un momento di riflessione comunitario sul tema ´In ascolto di San benedetto” precederà la celebrazione della Santa Messa, presieduta come detto dal vescovo e dai prelati presenti.

Al termine della funzione Eucaristica, ci sarà la consueta visita guidata tra i ruderi del monastero, ove sarà rappresentato uno scorcio di vita monastica, che ha dato i fasti a questo sacro Monte.

Nelle ore successive, si consumerà un breve pranzo a sacco, a cui seguirà un momento comunitario di fraternità e tempo libero, sino alle 16 circa, quando la celebrazione del Vespro in canto concluderà la giornata e ci si potrà preparare per il rientro.

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