Addio a Pasquale Prencipe, icona di un’epoca: il gigante buono di Mattinata
- 8 Novembre 2024
Tra musica, sport e amicizia, ha incarnato lo spirito di trasformazione degli anni '70 e '80, lasciando un'impronta indelebile nella comunità di...
A coordinare i lavori è stato Gian Maria Cervo, direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte
Il Teatro Stalla Matteo Latino ha accolto la sua prima residenza artistica, premio di un contest internazionale dedicato alla memoria, ormai indelebile, del giovane drammaturgo a cui lo spazio è dedicato. I 4 vincitori della EU COLLECTIVE PLAYS PLAYWRITING COMPETITION IN MEMORY OF MATTEO LATINO hanno soggiornato nella residenza artistica del Teatro Stalla, presso l’Agriturismo Monte Sacro di Mattinata, dal 5 al 12 maggio. A coordinare i lavori è stato Gian Maria Cervo, direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte, assieme a Monica Nappo, illustre attrice che ha lavorato con Toni Servillo, Ozpetek, Garrone e Woody Allen. Nel corso di questa residenza, i giovani scrittori hanno prodotto un testo che sarà pubblicato in inglese e sarà messo in scena nei più grandi teatri europei.
Il concorso di drammaturgia è stato co-finanziato dal Programma Creative Europe dell’Unione Europea di cui è capofila il TSAM (Teatro Stabile delle Arti Medievali), ente organizzatore del Festival Quartieri dell’Arte, eccellenza a livello mondiale per la produzione teatrale contemporanea (tanto che il quotidiano La Repubblica lo definì nel 2011 il “Silicon Valley della drammaturgia”). Attraverso il concorso, il Festival, con cui Matteo Latino aveva collaborato nel 2013, ha voluto rendere omaggio alla capacità del giovane uomo di teatro di Mattinata di rappresentare in maniera innovativa e irriverente i tratti della sua generazione. Alla competizione drammaturgica hanno partecipato più di 100 scrittori under 30, provenienti dai 5 continenti.
Si è svolto con grande successo anche l’incontro di networking sulle nuove forme della drammaturgia contemporanea e sulla creazione di una concreta rete attiva, proposto in tale occasione dalla Casa dei Te.So.Ri.
Attiva è stata la partecipazione e vivo l’entusiasmo dei presenti, tutti rappresentanti di insigni realtà territoriali (dal Buck Festival all’Accademia delle Belle Arti di Foggia, dai drammaturghi del capoluogo alle associazioni e istituzioni locali).
“Siamo orgogliose e soddisfatte – affermano Imma Latino, sorella del drammaturgo e Daniela Delzotti, direttrice artistica del Teatro Stalla – Il nome di Matteo continua a risuonare per l’intramontabile talento e per l’urgenza del suo messaggio. E assieme al suo nome riecheggia quello di una terra e di una generazione desiderose di riscatto e di rinascita. Lo sviluppo di questo progetto è un concreto invito a credere sempre e comunque, superando ogni tipo di ostinato recinto.”
Il sogno di Matteo è divenuto pienamente realtà: non solo nell’esistenza dello stesso Teatro Stalla ma nella concreta realizzazione di una prima residenza artistica, tra l’altro internazionale e alla sua poetica dedicata.
Ecco come l’urgenza di un necessario desiderio supera tutti i recinti…anche quelli della morte!