Il santino e l’arte del “dietrovetro”

Grande successo di pubblico per la mostra L’arte del dietro-vetro sul Gargano di Pasquina Basso e Dina Lorito, allestita presso la sala Multimediale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Provincia di Foggia.

La mostra era incentra sul culto dell’Arcangelo Michele e sulle forme di devozione popolare presenti in Capitanata e, in particolare sul Gargano.

“Questa mostra” spiega Pasquina Basso “ha avuto lo scopo di tramandare un’arte legata alla devozione popolare che ha radici antiche in Capitanata. Intendiamo fare in modo che gli allievi dell’Accademia delle Belle arti di Foggia apprendano i segreti di questa nobile forma di espressione che trae alimento dalla devozione per l’Arcangelo Michele e alla fondamentale identità cattolica della Capitanata“.

La tecnica deve la sua origine all’invenzione della stampa a caratteri mobili, alla produzione, su vasta scala, di immagini religiose su carta e, a partire dalla metà del ‘700, all’incremento della produzione del vetro, non più riservato ad una fruizione elitaria. Il santino, dunque, è alla base della produzione sacra dietro-vetro che, esaltando la funzione protettiva e culturale della rappresentazione, è al contempo, un ornamentale prodotto artistico.

La figura che si vuole ritrarre è riportata dietro il vetro in modo speculare, si che una volta girata la lastra, l’immagine appare uguale al modello originario.

Il procedimento, che generalmente si avvale di colori a tempera, consiste nell’uso di cartonio veline per fissare i contorni della raffigurazione; poi si prosegue con un metodo che è l’opposto di quello usato per la pittura su tela: dal primo piano al fondo; e, come nella tecnica a stampa (da cui deriva) il segno impresso non può essere cancellato. A sottolineare la primitiva parentela, non è raro l’uso di ritagliare pezzi di carta dorata ed inserirli nel dipinto per rendere più vivace un particolare, un’aureola, una corazza, una spada.

(E’ possibile visitare le opere realizzate dall’artista Pasquina Basso all’indirizzo internet www.pasquinabasso.it).