Il ricordo di Don Peppino Prencipe, sacerdote di grande umanità
- 14 Ottobre 2024
Molto amato dalle comunità di Mattinata e dalla frazione di "Macchia", esempio di dedizione e impegno sociale
L’idea era quella di realizzare un edificio contenente abitazioni civili, servizi ed il teatro comunale
Il “Programma di rigenerazione urbana” per l’area dell’ex mattatoio, con la previsione di realizzarvi un edificio contenente tra l’altro abitazioni civili, servizi ed il teatro comunale torna d’attualità con il ricorso ai giudici amministrativi del Tar Puglia. La partita si riapre quando oramai l’idea del piano di rigenerazione dell’ex mattatoio pareva abbandonata avendo l’attuale Amministrazione comunale, dopo le elezioni amministrative del 2014, in cui il piano fu protagonista di roventi polemiche tra le parti in lizza, con atto formale comunicato alla ditta che la procedura si era conclusa con esito negativo.
La società che aveva avuto l’aggiudicazione da parte del Comune, la Paolo De Salvia Costruzioni S.r.l., difesa dallo studio legale romano del prof. Franco Gaetano Scoca, non ha digerito lo stop e ha agito in giudizio per l’annullamento delle note del Comune di Mattinata in cui si comunicava che la procedura di approvazione del programma integrato di rigenerazione urbana (il P.I.R.U.) relativo all’area dell’ex mattatoio, già adottato dal Comune con delibere di consiglio comunale e di giunta, “doveva ritenersi conclusa con esito negativo, visto il parere sfavorevole reso dalla preposta Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici”.
La società De Salvia chiede ai giudici baresi che il Comune di Mattinata, “previo accertamento del relativo obbligo”, dia invece seguito positivo alla procedura in seno alla Conferenza di servizi, “intimandogli conseguentemente di (ri)convocarla”. La società aggiudicataria del progetto di rigenerazione urbana ritiene insomma che il parere negativo della Soprintendenza possa incidere sul “come” fare le opere e non certamente sul “se” farle. Il Comune di Mattinata ha deliberato di costituirsi in giudizio per il tramite dell’avv. Pasquale Roberti, con studio legale a Manfredonia, e stanziando dal bilancio comunale la somma di 3800 euro.