Il museo civico mattinatese diventerà un ”Centro di cultura contemporanea”

La gestione sarà affidata all’associazione MAD (Music Art Doing)

Il museo civico mattinatese diventerà un “Centro di cultura contemporanea”. Lo ha deciso la giunta comunale che ha accettato la proposta presentata dall’associazione MAD (Music Art Doing). I locali del museo civico – piano terra e locali sottostanti – saranno dati all’associazione in comodato gratuito, a seguito della stipula di apposita convenzione tra le parti.

Nella delibera si evidenzia che sarà garantito “uno spazio fisico capace di offrire alla popolazione un luogo di aggregazione per svolgere attività culturali, sociali e civiche, attirare turisti e visitatori con lo scopo più nobile di promuovere il territorio, in un ottica più ampia e variegata rispetto a quella del museo tradizionale”. Sarà conservata “la destinazione attuale del piano terra della struttura museale che dovrà garantire lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale, con servizi aggiuntivi di sala auditorium e centro didattico e la “destinazione dello piano rialzato come spazio per esposizioni di vario tipo (personali, esposizioni quadri, ecc.)”.

Nei mesi scorsi diversi furti e atti di danneggiamento hanno interessato il museo mattinatese. Il bottino sarebbe stato molto più ingente se il furto avesse interessato anche il materiale archeologico esposto da diversi anni nelle sale museali. Ma nel 2013 la Soprintendenza, con la responsabile d’area Giovanna Pacilio, ha ritenuto doveroso trasferire presso la propria sede tutti i pezzi archeologici, con la motivazione ufficiale di sottoporli ad una accurata opera di ripulitura.

Il museo fu aperto al pubblico nel 1990. Nel 2003 Comune di Mattinata e Parco nazionale del Gargano convenirono sulla necessità di procedere all’ammodernamento della struttura: l’allora presidente del Parco Giandiego Gatta finanziò l’opera e da parte del Comune l’incarico per la progettazione fu dato all’architetto bolognese Vittorio Camerini, che aveva all’attivo l’allestimento di diversi musei italiani. I lavori furono ultimati e nel  museo civico rinnovato facevano bella mostra nei molteplici spazi allestiti e nelle moderne teche espositive i reperti archeologici del territorio mattinatese. Dopo l’asporto dei beni archeologici erano rimasti nella struttura, chiusa al pubblico da oltre due anni, soltanto i tre enormi massi con le orme di dinosauro e i due plastici in legno dell’abbazia di Monte Sacro, che il Comune ha ricevuto nel 2013 dal Museo di Norimberga. Con l’affido della struttura all’associazione MAD inizia adesso un nuovo capitolo.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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