Le tradizioni di Ognissanti e dei Defunti a Mattinata: un viaggio nelle antiche usanze
- 31 Ottobre 2024
L'àneme i murt! E ndla sacchett che purt?
I rossoneri ancora senza reti all’attivo. Domenica arriva il Terlizzi
A. VIESTE†††††††††††2
U.S. MATINUM ††0
Il Mattinata si presenta a Vieste con tanta voglia di fare risultato e soprattutto rafforzato nelle proprie convinzioni dal buon pareggio interno col Castriotta Manfredonia nella precedente giornata. Ma alla fine incappa nella terza sconfitta stagionale e, cosa ben più preoccupante, nella terza gara consecutiva senza riuscire a mettere a segno una sola rete: e questo, forse evidenziato proprio dalla partenza di Giuseppe La Torre, preoccupa non poco la dirigenza rossonera e lo stesso mister Ricucci, che ancora non riescono a trovare nel neo acquisto Catalfamo le giuste risposte e gratificazione alla cessione.
La partita si gioca a porte chiuse a causa della squalifica in cui è incappata la società viestana a seguito delle intemperanze di alcuni tifosi nelle settimane scorse: quei pochi che non riescono proprio a farsi mancare l’appuntamento riescono a stiparsi sulle terrazze e balconi dei palazzi adiacenti lo stadio.
Il Vieste, che a differenza degli ospiti ad inizio stagione si è posto obiettivi certamente più dignitosi e sublimi della mera salvezza e che occupa posizioni di classifica ben più elvate degli avversari, non può permettersi altri stop se vuole restare attaccato al treno delle prime, se è vero che a tutt’oggi è distanziato solo da due vittorie dal duo capolista Terlizzi-Atletico Foggia.
Iniziano bene i ragazzi di mister Ricucci, facendo pressing in ogni zona del campo. Al secondo minuto è Rinaldi a provare un tiro che viene deviato in angolo; della battuta se ne occupa Sansone, che indirizza su Pinto che riesce a colpire di testa, ma il portiere locale Bua para senza problemi. Al 4∞ e Antonio Gentile a proporsi con un cross dalla destra ma nessuno in area viestana riesce ad impattare la palla. Un minuto più tardi è sempre Rinaldi a colpire il pallone di testa, che ancora una volta termina di poco fuori.
Ma non bisogna attendere molto per assistere alla prima azione dei padroni di casa: all’8∞ minuto di gioco dagli sviluppi di un’insistita manovra sulla sinistra nasce un cross, sul quale interviene in anticipo l’estremo difensore rossonero Guerra, che sventa ogni probabile pericolo. Al 12∞ poi è Antonio Gravinese a provare un tiro da fuori, con la palla che scheggia la traversa. Due minuti più tardi è ancora lui a lasciar partire un tiro che anche stavolta termina d’un soffio fuori. Al 16∞ è Castriotta a provare il tiro dalla distanza, ma senza riuscire ad inquadrare la porta.
La partita è viva ed il gioco pur non mantenendosi su ritmi elevati è piacevole. Al 20∞ si rivede il Mattinata: prima con Antonio Gentile, autore di un bel tiro che termina però fuori, e poi con Catalfamo e Pinto che s’involano minacciosamente verso la porta avversaria con l’arbitro, Del Rosso di Molfetta, che ferma l’azione, fischiando un fuorigioco apparso inesistente.
Al 30∞ è sempre Castriotta ad effettuare un bel traversone dal limite, ma l’attento Gaetano Guerra interviene sventando nuovamente il pericolo.
L’ultima azione di un bel primo tempo porta la firma dei padroni di casa che con una punizione riescono solo a spaventare il numero uno rossonero, che accompagna con lo sguardo la palla che esce.
Buona la prima frazione dei giovani rossoneri, che per nulla intimoriti dal valore degli avversari, riescono a tener testa alla gara e a sorprendere un Vieste un pò troppo impacciato e contratto.
Ma la ripresa inizia con i padroni di casa molto più convinti e subito proiettati in avanti e, come spesso accade ormai da qualche gara ai rossoneri, il timore che le gambe non reggano e che la squadra si disunisca si fa forte.
Nemmeno il tempo di scaldarsi e già al 2∞ minuto Gravinese colpisce il palo. Sugli sviluppi dell’azione i giocatori del Vieste lasciano terminare volutamente la palla in fallo laterale, per permettere le cure mediche ad un compagno rimasto a terra; ma l’arbitro, inspiegabilmente, assegna un fallo ai padroni di casa, senza che nessuno riesca a capirne le motivazioni. I viestani, senza saper nè leggere nè scrivere, fanno propria la decisione del direttore di gara e, per di più (con gli ingenui difensori ospiti immobili ad attendere una più giusta restituzione palla o quantomeno un mancato affondo), si producono in un cross sul quale interviene l’ex Scarano che di testa trafigge inesorabile l’incolpevole Guerra. Increduli i rossoneri cercano timidamente di addurre le proprie motivazioni, ma l’arbitro fa riprendere subito il gioco.
Dopo il goal il Vieste prova più volte e con più convinzione a raddoppiare, nel tentativo di chiudere la gara: prima Borgia all’8∞ si produce in un tiro che finisce di poco al lato, poi al 22∞ ci prova Gravinese con un tiro da fuori che termina alto. Un minuto dopo, quasi in un tentativo di stizza, gli ospiti riescono nel tentativo di imporre un break all’assedio viestano e si aggiudicano un calcio di punizione dal limite, il cui susseguente tiro di Falcone termina fuori.
Al 30∞ è ancora Borgia ad impensierire Guerra con un tiro da fuori; poi al 33∞ da un errore a centrocampo di Francesco Gentile la palla finisce nei piedi di Castriotta, che si dirige in area rossonera dove viene atterrato ingenuamente da Falcone: l’arbitro non può far altro che decretare la massima punizione per i padroni di casa, che con Borgia realizzano il definitivo due a zero.
Il Mattinata di qui alla fine ci prova solo su calci piazzati che però finiscono fuori; mentre il Vieste in contropiede sciupa la terza rete prima con Gravinese e poi con Castriotta, che in entrambe le occasioni trovano pronto il nuovo entrato Domenico LAURIOLA.
Da segnalare l’infortunio occorso a Pinto, colpito involontariamente con una gomitata da Borgia, che ha dovuto lasciare il terreno di giuoco per essere accompagnato al pronto soccorso di Vieste: il giocatore è stato sostituito da Antonio Gentile (classe ’87), al suo esordio in prima squadra.
Il Vieste sicuramente più forte dal punto di vista atletico ha certamente meritato la vittoria, mentre il Mattinata ha dimostrato ancora una volta che le proprie pecche sono da ricercare nella fase offensiva, incapace, come detto, di imitare il bel gioco e l’ottima intesa dei settori arretrati.
Domenica prossima all’Agnuli arriverà la capolista Terlizzi: l’ennesimo incontro proibitivo di questo fine girone di andata. Certamente non ci sarà il pubblico dei record, ma quello che si augura il presidente Giovanni Gentile è che ´almeno ci sia qualcuno ad ammirare la voglia e la caparbietà che di sicuro ci metteranno i miei nel cercare di rendere duro il compito alla prima della classe. Quello di cui sono sicuriª continua fiducioso il primo tifoso rossonero ´ è che a Mattinata nessuno avrà vita facile finchè saremo capaci di esprimere lo stesso gioco del primo tempo di Vieste. Ai miei chiedo solo di mettercela tuttaª.
In questa 13™ giornata oltre che della vittoria propria l’A.Vieste può gioire di tutta una serie di risultati sfavorevoli alle proprie dirette concorrenti, che la rilanciano ora in una posizione di classifica decisamente più favorevole. In effetti delle squadre di testa, fatta eccezione per il solo Terlizzi che ha battuto in casa il Barletta (2-0), le altre han tutte frenato la propria corsa: l’A.Foggia pareggia in casa con il Bovino (0-0), R.Castriotta e Minervino si annullano a vicenda (2-2) e l’Ascoli è addirittura stoppato in casa del fanalino di coda S.Giovanni Rotondo (0-0).
ATLETICO VIESTE: Bua, Melchionda, Gravinese Antonio, Cassano, Borgia, Sollitto, Valentini (Tommasetti), Castriotta, Gravinese
Ales., Scarano (Desimio), Troia. Allenatore: Centra.
MATINUM MATTINATA: Guerra (Lauriola), Ciuffreda (Falciano), Mondelli, Pinto (Gentile A. classe ’87), Mangano, Falcone, Sansone, Gentile Antonio, Catalfamo, Gentile F., Rinaldi. Allenatore: Ricucci.
ARBITRO: Del Rosso di Molfetta
RETI: 48′ Scarano, 80′ Borgia (r)