Il consigliere Francesco Prencipe chiede l’istituzione del difensore civico

Che si farà per il difensore civico?

Questa domanda l’ha posta con un’interpellanza il consigliere Francesco Prencipe (Ds), a capo del gruppo misto “Primavera di Mattinata – L’Unione“.

Prencipe, dopo aver ricordato “l’impegno elettorale di questa Amministrazione nel voler istituire la figura del Difensore Civico, necessità pienamente condivisa ed espressa anche nel programma della lista Primavera di Mattinata“, ha chiesto di conoscere in proposito “gli intendimenti e i tempi di attuazione“.
Ha pure ricordato Prencipe che, in base allo statuto comunale, “il Difensore civico è eletto entro 120 giorni dall’insediamento del Consiglio comunale, fra i cittadini in possesso dei prescritti requisiti previsti dalle norme statutarie, che a seguito di avviso pubblico, da pubblicarsi entro 30 giorni dall’insediamento, abbiano presentato relativa istanza con allegato curriculum vitae“.

Con questa interpellanza torna nel dibattito politico mattinatese la figura del Difensore civico, che già venti anni fa era stata proposta da parte dei socialdemocratici dello Sdi con varie iniziative.

Il primo cittadino Angelo Iannotta, rispondendo all’interpellanza, ha dato atto che la possibilità di istituire quest’organo dotato di poteri ispettivi, di stimolo e di controllo è prevista dallo Statuto comunale e che la sua coalizione civica Mattinata viva in effetti ne ha previsto il funzionamento.

Nello stesso tempo, ha continuato il sindaco Iannotta, “va anche detto, sulla scorta delle esperienze di istituzione della figura del difensore civico, che si impone una riflessione” sulle sue modalità operative.

E Iannotta ha poi sottolineato come “le attuali difficoltà di inquadramento dell’istituto del Difensore civico” hanno fatto sì che “solo in poche centinaia di comuni (su ottomila) si sia proceduto alla nomina di un difensore civicoª. E ciò vale anche per tutti i ´comuni a noi vicini“, in nessuno dei quali esiste in pratica il Difensore civico.

Ma questo non deve significare però, secondo il sindaco, l’abbandono del “proposito di attivare anche per la nostra comunità tale istituto“. In tal senso “sarà verificata la possibilità di istituire tra i comuni del comprensorio garganico e dell’intera Capitanata, una figura unica di difensore civico a servizio dei cittadini di tutti i comuni che vi aderiscono“.

D’altra parte la posizione dell’Amministrazione comunale di Mattinta rispecchia in pieno quella proposta dal deputato dell’Unione Marco Boato in un progetto di legge all’esame della Camera dei deputati: ´l’on. Boato” – ha ricordato il sindaco – “propone una nuova normativa che preveda un adeguamento e un’ottimizzazione della figura del difensore civico basata, per i comuni inferiori a 50.000 abitanti, sulla Provinci“.

Per niente soddisfatto della risposta alla sua interpellanza si è detto Prencipe che, in pubblico manifesto, ha ritenuto strumentale ed evasivo quanto dichiarato dal sindaco.