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- 15 Ottobre 2024
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Il 18 agosto e il 6 settembre numerosi temporali si sono abbattuti sulla Capitanata e nella zona del Gargano
Il 18 agosto e il 6 settembre numerosi nubifragi si sono abbattuti sulla Capitanata ed, in particolare, nella zona del Gargano, provocando ingenti danni alle infrastrutture ed alle aziende agricole. Anche nel Comune di Mattinata sono stati registrati diversi danni a carico soprattutto della viabilità rurale. L’evento calamitoso è stato caratterizzato da abbondanti piogge che hanno causato lo straripamento di numerosi torrenti. Per questo il Comune ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza per i danni diffusi alle infrastrutture ed alle aziende agricole.
La giunta comunale guidata dal sindaco Michele Prencipe ha affidato all’ufficio tecnico comunale l’incarico di adottare le misure organizzative dell’unità comunale di crisi e gli atti di gestione finanziaria per i primi interventi urgenti, con la richiesta alla Presidenza del consiglio dei ministri e alla Regione Puglia di assegnare “adeguate risorse finanziarie per fronteggiare le spese correlate agli eventi alluvionali da sostenere da parte del Comune di Mattinata, colpito dall’avversità in questione”. Da una stima provvisoria dei danni operata a seguito di diversi sopralluoghi effettuati dal personale comunale si evince che la principale viabilità rurale danneggiata durante l’evento risulta essere: la strada S.P. 53 “Mattinata-Vieste Litoranea”, la strada S.S. 89 “Mattinata- Vieste”, le strade comunali “Scapola”, “Nuvola nera”, Montelci”, “Vignanotica”, “Coppa Davanti – Inchianaturo”, “Coppa Davanti – Mandorla Amara”, “Coppa D’Apolito”, “Tagliata – San Martino”, “Tagliata – Piano delle Querce”, “Tagliata – Lama di Milo”, “Coppa Rasa – Paratina”, “Assariello-Grasso”, “Stinco – Alvaro”, e tratti minori di collegamento interpoderale.
I danni consistono nell’asportazione profonda del manto di copertura, con apertura di buche e voragini che impediscono il transito dei mezzi. In alcune strade comunali molti tratti di muro a secco e di muri di contenimento risultano crollati e la sede stradale invasa da diversi metri cubi di materiale lapideo e terreno vegetale, che crea restringimenti e, in alcuni casi, interruzioni della viabilità.