Il Comune decide di ricorrere al sorteggio per gli scrutatori

La vecchia legge imponeva agli Uffici elettorali dei Comuni di sorteggiare gli scrutatori. Ora, con la nuova legge, c’era la possibilità di sceglierli discrezionalmente. Ma la Commissione elettorale comunale, composta dal sindaco Angelo Iannotta e dai consiglieri comunali Matteo Arena e Matteo Pellegrino (del gruppo consiliare di maggioranza “Coalizione civica Mattinata viva“) e Carlo De Filippo (Sdi, in rappresentanza delle minoranze) ha deciso di non avvalersi del potere di scelta e ha in pratica applicato la regola del sorteggio.

Così, sono state sistemate due urne, in una sei bigliettini quante sono le sezioni e nell’altra ben seicento bigliettini, quanti sono i cittadini che avevano in questi anni chiesto di fare gli scrutatori. Con la classica benda sono stati, di fronte a diversi mattinatesi presenti alla pubblica adunanza, estratti i nominativi.

Si è quindi proceduto alla formale nomina di questi nominativi come scrutatori delle sei sezioni.

Sezione n. 1:
Brillo Mariangela nata il 06-08-1971
Falcone Mariluce nata il 17-09-1987
Granatiero Anna Maria nata il 14-06-1967
Minuti Giancarlo nato il 12-12-1978

Sezione n. 2:
Armiento Rosa nata il 20-02-1975
Ciuffreda Roberto nato il 25-09-1975
De Vita Chiara nata il 11-08-1977
Salcuni Michele nato il 01-03-1950

Sezione n. 3:
Ciociola Angela nata il 23-10-1961
Ciociola Benedetto nato il 03-10-1951
Latino Leonardo nato il 08-12-1982
Notarangelo Maria Grazia nata il 14-05-1974

Sezione n. 4:
Falcone Anna Atonia nata il 01-12-1956
La Pomarda Sonia nata il 07-02-1982
Pacilli Maria, Grazia nata il 06-09-1973
Perna Giuliana nata il 16-02-1970

Sezione n. 5:
Castriotta Michele nato il 10-05-1974
Ciuffreda Laura nata il 07-06-1965
De Salvia Francesco nato il 08-07-1970
De Vita Libera nato il 04-06-1968

Sezione n. 6:
Armillotta-Frattaruolo Cecilia nata il 20-04-1974
Clemente Rosanna nata il 07-06-1986
Di Mauro Emanuela nata il 03-05-1986
D’apolito Pasqua nata il 04-10-1976.

Da parte sua il sindaco Iannotta ha voluto spiegare il significato della scelta fatta all’unanimità da parte della commissione: “La logica della scelta libera da parte degli amministratori avrebbe comportato delle ingiustificate disparità di trattamento tra i cittadini“.