I vescovi di Capitanata dal Papa

Un incontro per parlare della ricchezza vocazionale delle chiese di Puglia

I cinque vescovi di Capitanata hanno incontrato Papa Francesco. Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo della diocesi di Foggia-Bovino, Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Lucio Angelo Renna, vescovo di San Severo, Felice Di Molfetta, vescovo di Cerignola- Ascoli Satriano e Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, hanno avuto modo quindi di esporre al Papa la situzione delle loro porzioni di chiesa.

Il Papa li ha ricevuti prima singolarmente e poi in gruppo, con altri vescovi della Puglia, guidati dal presidente della Conferenza episcopale pugliese, Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto. L’udienza è la cosiddetta “Visita ad limina” che avrebbe dovuto consentire ai presuli foggiani di incontrare Benedetto XVI all’inizio di aprile. Ma l’incontro era stato fissato prima dell’imprevista rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI. “Visita ad limina apostolorum” significa “visita alle soglie degli apostoli”.

I vescovi sono invitati ad andare a Roma periodicamente (in genere ogni cinque anni) per “incontrare Pietro (il Papa), compiere un pellegrinaggio alla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma, ed esprimere e rafforzare l’unità e la collegialità della chiesa diocesana con la chiesa di Roma, che presiede nella carità tutte le chiese. Questa visita esprime quindi la comunione con il Papa e tra tutti i Vescovi.

I vescovi della Capitanata hanno presentato una relazione redatta secondo il formulario elaborato dalla Congregazione dei Vescovi. Esso riguarda la vita della Diocesi e la missione del vescovo: dalla descrizione territoriale della Diocesi, all’organizzazione della Curia e della stessa Diocesi, alla popolazione, allo stato della vita cristiana dei fedeli, fino al numero dei sacerdoti, alla vita del presbiterio, del seminario, delle parrocchie e delle scuole cattoliche.

Non manca la pastorale familiare, quella della salute, la dottrina sociale della Chiesa, la carità e le relazioni del Vescovo con le autorità civili, lo stato delle opere d’arte, i mezzi di comunicazione sociale, l’ecumenismo. Il tutto si conclude con uno sguardo generale sulla diocesi e sul futuro della chiesa diocesana. È la base per il colloquio con il Papa e i dicasteri della Curia romana. La precedente “Visita ad limina” dei prelati della Capitanata era avvenuta nel maggio del 2007.

A nome dei vescovi ricevuti da Papa Francesco, il presidente della Conferenza episcopale pugliese ha dichiarato alla radio Vaticana: “Abbiamo soprattutto sottolineato la ricchezza vocazionale che caratterizza le nostre chiese di Puglia. In questo senso, accanto a questi aspetti positivi abbiamo manifestato difficoltà che riguardano qualche sacca, per esempio, di criminalità che tocca alcune zone”.

Per mons. Cacucci l’insegnamento ricevuto dal Papa è soprattutto di “essere pastori semplici e bisognosi di annunciare il Vangelo “sine glossa”. Questo è qualcosa che abbiamo colto tutti. Poi soprattutto abbiamo colto un aspetto della sua umanità, della sua tenerezza di padre”.

Francesco Bisceglia
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