“La Grande Onda”, il 28 dicembre l’inaugurazione a Mattinata in memoria di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”

L’opera, ideata dal maestro Sante De Biase, nasce da un’iniziativa che ha coinvolto l’intero territorio nazionale, con l’utilizzo di 2500 bottiglie di plastica provenienti da diverse regioni italiane

La Grande Onda

Il 28 dicembre 2024, alle ore 16.00, il Comune di Mattinata ospiterà l’inaugurazione dell’opera “La Grande Onda”, un’installazione artistica dedicata alla memoria di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” tragicamente ucciso il 5 settembre 2010. L’opera, ideata dal maestro Sante De Biase e realizzata con il supporto della Fondazione Angelo Vassallo, nasce da un’iniziativa che ha coinvolto l’intero territorio nazionale, con l’utilizzo di 2500 bottiglie di plastica provenienti da diverse regioni italiane.

L’inaugurazione della scultura avverrà alla presenza di numerose autorità locali, tra cui Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata e Coordinatore di Avviso Pubblico per la provincia di Foggia, e rappresentanti di altri comuni della zona, come quelli di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi. A questi si aggiungeranno anche importanti realtà dell’associazionismo, tra cui Avviso Pubblico, Libera, Anci Puglia e Uisp della provincia di Foggia. La cerimonia è aperta a tutti i cittadini, non solo di Mattinata, invitando alla partecipazione della comunità.

Durante i suoi 15 anni di amministrazione, Angelo Vassallo ha trasformato il Cilento in un modello di eccellenza, tanto da portare la sua esperienza anche in Cina e Corea del Sud. A distanza di 14 anni dalla sua morte, solo recentemente sono stati fatti importanti passi avanti nell’indagine sul suo assassinio. Per onorare la sua memoria, sono stati dedicati a Vassallo parchi, strade e giardini, e la sua figura è stata raccontata attraverso fiction televisive e opere teatrali. Ora, l’installazione “La Grande Onda” si unisce a queste iniziative, rappresentando non solo un momento di commemorazione collettiva, ma anche un esperimento sociale. La scultura, realizzata seguendo la sequenza matematica di Fibonacci, diventa un simbolo di memoria e verità, invitando la comunità a chiedere giustizia per l’assassinio del “sindaco pescatore”.

Come sottolineano gli organizzatori, il messaggio che emerge dall’opera è chiaro e forte: “Noi non siamo quello che diciamo, ma quello che facciamo”. Un invito a ricordare l’esempio di Angelo Vassallo, che con la sua vita ha lasciato un segno indelebile nella storia del buon governo e dell’impegno civile.

L’evento rappresenta dunque un’opportunità per riflettere sull’eredità di Vassallo e sul suo contributo inestimabile alla comunità, in un contesto che coinvolge le istituzioni locali, le realtà associative e i cittadini di tutta Italia.

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