Giro d’Italia: ”Fa festa tutto il Gargano”
Mattinata, festa di colori ed emozioni
Festa di colori ed emozioni per il ´Giro d’Italiaª fortemente voluto dagli stessi organizzatori del giro, che hanno accolto la proposta degli amministratori di Peschici di una loro testimonianza che potesse essere, nello stesso tempo, la vicinanza del mondo dello sport alle popolazioni garganiche.
Il Gargano, nella sua variegata eleganza, ancora una volta ha presentato le sue immagini più belle, ma anche le ferite: alberi ancora anneriti, rami piegati, quasi a volersi proteggere dalla furia devastante che ha attraversato ettari ed ettari di pineta.
Mattinata non ha mancato di far sentire il suo calore: strade affollate, balconi impreziositi per l’occasione, con fiori, bandierine colorate, palloncini, ragazzi con magliette e cappellini rosa, pronti a ricordare le immagini e i suoni di una manifestazione che non è mai priva di senso, perchè le emozioni sono date da ragazzi che ogni anno fanno vivere un sogno a tutti gli italiani.
E a metterci del suo è stata la splendida giornata di sole con i suoi colori e profumi che hanno fatto da sfondo al passaggio dei girini. Tutto questo ha fatto passare in secondo piano la stessa gara, anche se lo strappo finale, prima del traguardo, ha richiamato, tutti alla realtà della gara.
Il Giro d’Italia, ha fatto si che il Gargano fosse sotto la lente di ingrandimento di quanti, intimoriti dagli eventi tragici e dolorosi del luglio 2007, voglio ritrovare la bellezza di questo territorio circondato da cultura, tradizioni e una natura incontaminata.
La cronaca della sesta tappa del giro d’Italia
Undici attaccanti salutano il Giro del Sud, con una fuga epica, da Rapolla a Peschici, che ha consacrato il 25enne Giovanni Visconti, campione d’Italia, escluso dalla nazionale ai mondiali.
Il giovane emigrante siciliano, portato al professionismo da Stanga, che l’anno scorso sfiorò la vittoria nella bufera di Terme di Comano, si è rifatto conquistando la prima maglia rosa sulla rupe garganica, che otto anni fa vide esplodere De Luca e due anni fa mise in luce Pellizzotti.
Dopo aver sognato di fare il colpo ad Agrigento e a Milazzo, stavolta è partito da lontano, sentendo i consigli di ´grilloª Bettini, criticato ieri per non aver contribuito a chiudere il buco della prima fuga-bidone del Giro, conclusasi a Contursi Terme con mezzo minuto di vantaggio. Stavolta è partito all’uscita di Rapolla, a 170 chilometri dall’arrivo, assieme ad altri undici coraggiosi passisti che a Lavello hanno dovuto rinunciare alla collaborazione dello sfortunato Mandri, andato a sbattere contro un guardrail e costretto a ritirarsi. E dopo aver guadagnato un quarto d’ora nei primi 80 km. di fuga, ha capito di poter conquistare la maglia rosa, andando a vincere il traguardo volante di Manfredonia, guadagnando 6 d’abbuono. Gliene mancavano altri 7 per scavalcare il tedesco Mathias Russ, maglia rosa virtuale fino a 400 metri dall’arrivo.
Proprio qui è arrivato lo spunto della maglia tricolore, che ha inchiodato il tedesco sui pedali ed è andato a fare la volata per il settimo posto con Gavazzi, dopo 40 dal vincitore Priamo, senza riuscire a spuntarla peraltro. Si è girato ha guardato il suo rivale stremato ed ha contato fino a 7, riuscendo a strappare la maglia rosa proprio a Pellizzotti, atteso per il bis nella baia di Peschici, ma arrivato con 12′ di ritardo con il gruppo e con tutti i migliori, che sperano di scontarlo nel cronometro e sulle grandi montagne. Ma che effetto farà questa maglia rosa sulle spalle di un giovane che studia da campione, ha una buona tenuta in salita ed è anche veloce? è quanto la rupe di Peschici chiede al Giro, sperando di fare tris dopo De Luca e Pellizzotti e di confermarsi trampolino di lancio per Visconti, un ragazzo del Sud costretto ad emigrare.
(Tratto dalla Gazzetta del Mezzoggiorno)
Ordine d’arrivo della sesta tappa
Giovanni Visconti (Ita) in 5h24’49” 22”
Matthias Russ (Ger) a 0’08” 12”
Daniele Nardello (Ita) a 0’27” 8”
Alan Perez Lezaun (Spa) a 0’31”
Francesco Gavazzi (Ita) a 0’32”
Matteo Priamo (Ita) a 0’36”
Franco Pellizotti (Ita) a 0’40” 4”
Danilo Di Luca (Ita) s.t 6”
Morris Possoni (Ita) a 0’43”
Vincenzo Nibali (Ita) a 0’47”