Già da settembre la messa in sicurezza della costa
L’intera opera avrà un costo pari a tre milioni di euro
Lo sblocco dei fondi Fas dell’agosto 2011 (fondi per le aree sottoutilizzate) per la “Farfalla Bianca”, l’appellativo con cui sovente viene etichettata la cittadina garganica, si staglia all’orizzonte anche l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza geomorfologica della costa in agro di Mattinata. Probabile data? Subito dopo l’estate, massimo agli inizi dell’autunno. L’intera opera avrà un costo pari a tre milioni di euro e fa parte del nutrito gruppo di interventi programmati per il settore infrastrutture a supporto del turismo (per un totale di 1.057,9 milioni di euro).
Manna dal cielo dunque per uno dei tratti di costa più suggestivi d’Italia, quello che si snoda da Mattinata a Vignanotica, poco meno di venti chilometri zeppi di falesie di roccia calcarea a strapiombo sul mare, grotte dalle forme straordinarie e dai nomi fantasiosi (come la grotta campana, del pipistrello, grotta sfondata, ect).
Senza dimenticare i mitici Faraglioni di Puglia di baia dei Mergoli, ormai assurti a simbolo non solo del Gargano ma dell’intera Puglia turistica. Tratto di costa che purtroppo registra diverse criticità – da Mattinatella ovest, all’area compromessa fra il porto e Punta Rotondo per finire ai Mergoli, faraglioni compresi – come evidenziato nel 2008 dal Piano Comunale di protezione civile stilato dall’allora amministrazione comunale. E’ stato anche superato – affinché le risorse di questo “straordinario salvadanaio” come l’ha definito il presidente Nichi Vendola siano spendibili – l’ostacolo legato ai vincoli (allentati) stabiliti dal Patto di Stabilità.
Dopo l’approvazione, come si ricorderà, dell’agosto 2011 da parte del Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) a disposizione dell’ammodernamento infrastrutturale della Puglia vi è una somma di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro dei fondi del Par-Fas (Fondi aree sottoutilizzate) 2007-2013. Somma facente parte di circa 2,9 miliardi complessivamente previsti nel protocollo d’intesa firmato nel luglio 2011 tra l’allora ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Regione.
Per la Puglia sono stati ammessi 44 interventi: opere idriche, strade ferrovie, aeroporti, sistemi di trasporto e logistica in ambito urbano e la banda larga. Per il turismo spicca la messa in sicurezza geomorfologica, come si diceva, di tratti di costa non solo a Mattinata, ma anche a Polignano a Mare, Santa Cesarea Terme e Gagliano del Capo. Quello di Mattinata è l’unico intervento in ambito garganico.
Francesco Trotta