Francesco Granatiero ha pubblicato per i tipi di Aguaplano di Perugia ”Varde”

Una scelta antologica della sua poesia accompagnata da una sezione di sonettini inediti dedicati agli ulivi

Il mattinatese Francesco Granatiero, uno dei grandi poeti dialettali del panorama nazionale, autore di una dozzina di libri di poesia nel dialetto apulo-foggiano di Monte Sant’Angelo – Mattinata, oltre che di opere di carattere linguistico ha pubblicato per i tipi di Aguaplano di Perugia, «Varde» (“Basto”), una scelta antologica della sua poesia, accompagnata da una sezione di sonettini inediti dedicati agli ulivi. I testi sono stati trascritti secondo la grafia dei dialetti alto-meridionali (DAM), contenuta in «Altro volgare», altra opera recentemente uscita da La Vita Felice di Milano. Entrambi i libri sono stati presentati a Mattinata nello spazio antistante il palazzo Mantuano. «Varde» è stato introdotto dall’editore Raffaele Marciano, anche lui nativo di Mattinata, ma operante in Umbria a Passignano sul Trasimeno (Pg), che ha parlato di Granatiero come dell’«amico di casa» secondo la definizione che il filosofo Martin Heidegger diede del poeta alsaziano Johann Peter Hebel.

Granatiero ha allora espresso le motivazioni profonde della sua poesia e le occasioni che la fanno riemergere da un mondo e da una civiltà ormai scomparse, la cui antropologia mitopoietica fa da contrappunto all’attuale psicologico disagio. Il poeta ha quindi “eseguito”, a dirla con il filologo e critico Gianfranco Contini, e in accordo con l’oralità del dialetto, alcuni suoi testi, chiarendo dei punti oscuri ai presenti rapiti dalla magia dei versi e raccolti in religioso silenzio. Ogni volta, a una pausa di riflessione, è seguito il convinto applauso dei numerosi presenti.

La presentazione di «Altro volgare. Per una grafia unitaria della poesia nei dialetti alto-meridionali», stesso luogo e stessi promotori (Pro Loco di Mattinata e Associazione “Alenne”), animata da tromba (Giuseppe Pinto), chitarra (Paolo De Santis) e voce (Francesca Bisceglia) de “I Malanova”, è stata introdotta dal giovane poeta di San Marco in Lamis Luigi Ianzano, che dopo una lineare esposizione delle opere di Granatiero, ha chiarito le motivazioni che lo hanno indotto, nel suo recentissimo volumetto dal titolo «Spija nGele» (“Scruta il Cielo”) ad adottare, tra i primi, la grafia DAM proposta dal poeta e studioso di Mattinata. “Altro volgare” è un libro assai piacevole e interessante, ma anche necessario, per restituire a ogni dialetto con i suoi tratti tipici la sua dignità di lingua nell’ambito dell’area alto-meridionale. Si tratta, come ha detto Gian Luigi Beccaria, di un’opera “coraggiosa” e “assennata”.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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