Ente montano, cambio al vertice: tramonta l’era Mazzamurro

Dopo sei anni, il presidente passa la mano alla coalizione di centro sinistra

Tutto come previsto. A Monte Sant’Angelo s’è consumato l’ultimo atto di un lungo e travagliato cammino che, ieri mattina, ha portato il presidente della Comunità montana del Gargano, Antonio Mazzamurro, a prendere atto di non poter disporre più di una maggioranza e, di conseguenza, a dover, gioco forza, passare la mano ai ´nuovi inquiliniª, una coalizione di centro sinistra.

Dunque, finisce quella che in tanti hanno definito ´l’eraª della presidenza Mazzamurro, iniziata oltre sei anni fa.
Da Mazzamurro (Udeur) a Nicola Pinto (Sdi), il cambio al vertice della Comunità montana del Gargano fra pochi giorni, più verosimilmente nella prossima settimana, il tempo giusto per la convocazione del consiglio comunitario e la elezione di presidente ed esecutivo.
Tempi stretti, quindi, per non lasciare un vuoto amministrativo che nessuno si augura, proprio perchè ci sono incombenze di carattere amministrativo che bussano alla porta. Uno fra tutti, la Masseria Pilota ´Agropolisª ovvero un disastro annunciato.

Seduta consiliare, quella di ieri, molto breve e senza grossi sussulti. Tutto secondo un copione che era stato già scritto, anche se qualcuno ha tentato di mettervi mano, ma evidentemente senza ottenere i risultati sperati.
Mazzamurro ha sperato, fino all’ultimo, che ci fossero ancora spazi di manovra per aprire qualche breccia nell’opposizione, tant’è che lo stesso tentativo di sostituzione dei tre assessori dissidenti altro non è stato che la prova provata di quanto Mazzamurro fosse determinato a sconvolgere il piano dei ventuno ´ribelliª.
Ma il presidente s’è dovuto arrendere di fronte ai sedici voti che ha ricevuto, la proposta di revoca delle deleghe assessorili a Giuseppe Maratea, Salvatore D’Arenzo e Angelo Pignatelli. Il ´cartelloª di quella che sarà la nuova maggioranza a ranghi compatti (una sola assenza più che giustificata, quella di Matteo Cappucci), mentre sono stati, come ricordavamo, sedici, sui diciotto di cui sulla carta avrebbe potuto ancora disporre Mazzamurro, i consiglieri a votare per le revoche.

Sabato 13 è il termine ultimo entro il quale il presidente Mazzamurro dovrà convocare nuovamente il consiglio dell’ente per discutere la mozione di sfiducia nei riguardi dell’attuale esecutivo, sottoscritta il 5 maggio da ventuno consiglieri che fanno riferimento a Ds, Sdi e socialisti utonomisti, Margherita, ma ci sono anche alcuni indipendenti.

La nuova maggioranza è già pronta, definito anche l’organigramma.
Alla presidenza Nicola Pinto (Sdi), Luigi Vergura (vice presidente), assessori Giuseppe Columpsi, Damiano Esposito, Emanuele Leggieri, Giuseppe Maratea, Angelo Pignatelli.
Completano il gruppo: Michele D’Atri, Piero Caputi, Matteo Rendina, Michele Coccia, Antonio Draicchio, Vincenzo D’Antuono, Giuseppe Contessa, Nicola Soccio, Leonardo Battista, Michele De Angelis, Matteo Cappucci, Luigi Prencipe, Salvatore D’Arienzo, Lazzaro Candelori.

Francesco Mastropaolo
tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno
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