Marilina Piemontese: i colori del Gargano e l’arte che unisce il Nord e il Sud
- 1 Dicembre 2024
Un vecchio motore trasformato in una scultura ispirata ai colori del Gargano e all’arte di Mondrian
Il 24 e 25 febbraio 2013 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
1. Per esercitare il diritto di voto, insieme alla tessera elettorale personale, si deve esibire un documento di riconoscimento;
2. se la tessera elettorale personale si è deteriorata o è inutilizzata per l’esaurimento degli spazi destinati alla certificazione del voto, l’elettore si deve recare, quanto prima (anche nei giorni della votazione), presso l’ufficio comunale per chiedere un duplicato o un attestato sostitutivo o una nuova tessera, restituendo la tessera originale se deteriorata;
3. in caso di smarrimento della tessera elettorale personale, l’elettore deve chiedere, quanto prima (anche nei giorni della votazione), all’ufficio comunale un duplicato o un attestato sostitutivo, presentando un’autodichiarazione attestante lo smarrimento
Il 22 dicembre 2012, il Presidente della Repubblica, sentiti i Presidenti della Camera e del Senato, con proprio decreto, ha sciolto le Camere con un lieve anticipo rispetto alla scadenza naturale; inoltre, con un distinto decreto, su proposta del Governo, ha indetto le elezioni politiche per il 24 e 25 febbraio 2013. Lo stesso decreto ha fissato la data della prima riunione delle nuove Camere per il 15 marzo 2013.
Si voterà con il sistema proporzionale con soglie di sbarramento e premio di maggioranza, introdotto dalla legge n. 270 del 2005.
I principali elementi che caratterizzano tale sistema sono:
• la possibilità delle liste di aderire a coalizioni, indicando previamente il nome del leader della coalizione;
• la previsione di un articolato sistema di soglie di sbarramento;
• l’attribuzione di un premio di maggioranza alla coalizione (o lista) vincente.
Per poter accedere all’assegnazione dei seggi alla Camera, sono previste soglie calcolate sul totale dei voti validi a livello nazionale, pari al 10 per cento per le coalizioni, al 2 per cento per le singole liste che aderiscono ad una coalizione, al 4 per cento per le liste non coalizzate e per quelle le cui coalizioni non hanno raggiunto il 10 per cento. Per il Senato le percentuali di soglia sono più alte: rispettivamente il 20, il 3 e l’8 per cento, calcolate su base regionale, anziché a livello nazionale.
Il premio di maggioranza è attribuito secondo modalità sensibilmente diverse tra i due rami del Parlamento.
Alla Camera, il premio è assegnato alla coalizione di liste (o lista singola) più votata a livello nazionale. Il premio consiste nell’assegnazione di un certo numero di seggi necessario a raggiungere la quota di 340 deputati su 630.Se la coalizione raggiunge o supera tale soglia, ovviamente il premio non scatta.
Al Senato, il premio è attribuito a livello regionale: in ciascuna regione (tranne Molise, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, regioni per le quali vigono disposizioni particolari) viene assegnato alla coalizione (o alla lista) più votata in quella regione il numero di seggi necessario a raggiungere il 55 per cento dei seggi assegnati alla regione.
Non è previsto alcun quorum minimo per l’attribuzione del premio che è assegnato alla coalizione (o alla lista) più votata. Infine, sia alla Camera sia al Senato non è prevista l’espressione del voto di preferenza, e l’ordine degli eletti è dato dalla successione dei candidati in ciascuna lista.
Una diversa disciplina elettorale è prevista per la rappresentanza dei cittadini italiani residenti all’estero (sei senatori e dodici deputati eletti con metodo proporzionale in una apposita “circoscrizione Estero”).