E’ Angelo Vecchi l’allenatore dei ragazzi del Foggia Calcio

Le ultime due gare sono state giocate fuori casa, a San Giovanni Rotondo e a Lucera con le rispettive rappresentative, e i foggiani del Campionato regionale “Allievi” hanno riportato due vittorie sonanti. La gara di domenica 15 febbraio, terz’ultima di campionato, giocata a Lucera contro la società Cosmano Sport ha visto i ragazzi foggiani, di sedici anni, raggiungere l’ultima vittoria a suon di goal, grazie all’ennesima prova convincente fatta di bel gioco, schemi e grande ritmo. La formazione titolare di domenica era composta
da: Andrea Paciello, Giuseppe Ponziano, Luigi Triunfo, Pierfrancesco Mangini, Gianluca Di Milo, Giovanni Goffredo, Francesco Pio Paciello, Ciro Dell’Aquila, Vincenzo Caposeno, Guido D’Argenio, Francesco Vitagliani. Nel secondo tempo, così come di consueto, per dar spazio a tutti, sono scesi in campo i rimanenti Valerio Rubano, Orfeo Bisanti, Ettore D’Argenio, Carmelo Quaglione, Antonio Di Gianni. Non sono scesi in campo per infortunio Claudio Settanni, Alessandro Montemorra e Vincenzo Puzio.

Da evidenziare la terza doppietta consecutiva del bomber Caposeno, oltre allo splendido goal dal limite dell’area del difensore di fascia Ponziano. Sono tutti bravi e promettenti ragazzi
sottolinea Angelo Vecchi, allenatore subentrato dal dicembre 2008 alla guida degli “Allievi Regionali” dopo essere stato per due mesi nel settore Scuola calcio dell’ U.S.Foggia categoria esordienti (età 9/10 anni). Ma una particolare menzione nell’ultima hanno meritato il capitano Di Milo, il Bomber Caposeno, il difensore Triunfo e il baby D’
Argenio (unico quindicenne). Sono, e mi riferisco a tutti i componenti la rosa, i ragazzi del “futuro” ai quali il Foggia Calcio dà la propria fiducia e confida un giorno di poterli far esordire in prima squadra, racconta Vecchio. La squadra si allena quattro giorni a settimana a Foggia e gioca la Domenica mattina le gare casalinghe presso il campo San Pio X di Lucera.

Ritengo indispensabile – prosegue l’allenatore – ed anche in questo sono in sintonia con il presidente Ciccio Nardacchione, con i dirigenti Gianni Pirazzini, Claudio Quaglione, Antonio Citro, che il calcio abbia bisogno di essere riportato a certi valori; in esso comunque
resta
importante il gioco espresso e i risultati ottenuti, ma anche il rispetto reciproco, dell’avversario, dell’arbitro e di tutti i tifosi.
Per questo ritengo necessarie non solo le competenze nell’insegnare il calcio ma anche il rapporto diretto con i genitori e il dialogo scuola- società-famiglia