Le tradizioni di Ognissanti e dei Defunti a Mattinata: un viaggio nelle antiche usanze
- 31 Ottobre 2024
L'àneme i murt! E ndla sacchett che purt?
Dopo Orta Nova e San Severo anche sul Gargano si va allo scioglimento
Dieci consiglieri comunali si dimettono “mandando a casa” il sindaco Roberto Lucio Prencipe ed interrompendo cosi la scadenza naturale della consiliatura fissata per la primavera del 2015. Tutto si è svolto nel pomeriggio. Prima il messaggio del sindaco ormai in bilico che rassegna le dimissioni “rivolgendo il mio augurio di ogni bene alla città di Mattinata” – un “anticipo” di . qualche ora -; subito dopo il raduno, già programmato, dal notaio dei dieci consiglieri per le dimissioni finalizzate allo scioglimento anticipato del consiglio comunale.
Una corsa “alle dimissioni” che ha caratterizzato una giornata rivelatasi campale per la storia cittadina, epilogo di una crisi che ormai impazzava da più di quattro giorni a Palazzo Barretta, sede municipale. Crisi apertasi in seguito alla richiesta di qualche giorno fa di condanna per danno erariale da parte della Procura generale della Corte dei Conti rivolta al sindaco e ai quatto assessori e alla successiva revoca di due membri dell’ esecutivo da parte del primo cittadino. Lo scontro si era subito infiammato mandando, nel giro di pochi giorni, in frantumi la già compromessa maggioranza di governo.
Le dimissioni dei dieci, rese ufficiali intorno alle 17.00, hanno inoltre reso ininfluente la eventuale conferma o meno delle dimissioni del primo cittadino al termine dei canonici venti giorni previsti dalla legge. Per la cronaca hanno firmato i cinque membri della minoranza che rispondono ai nomi di Raffaele Latino, Pinuccio
Prencipe, Michele Prencipe, Angelo Perna e Ciccio Prencipe ed i cinque eletti nel 2010 nella ‘maggioranza, ma poi entrati col tempo in rotta di collisione con il sindaco. Ovvero quelli “della prima ora” come Pier Paolo Fischetti e quelli “dell’ultima ora” come gli ex assessori Antonio Sacco e Raffaele D’Apolito, il consigliere comunale con delega Michele De Vita e Giuseppe Aulisa.
Si chiude cosi mestamente una consiliatura scattata nella primavera di quattro anni fa quando la lista civica “Si, amo Mattinata” che comprendeva pezzi di sinistra e pezzi di centro destra trionfò alle elezioni amministrative su un’altra civica “Mattinata incomune” capitanata da Ciccio Prencipe. “Colpisce” un dato su quanto accaduto: in un assise di diciassette membri (compreso il sindaco) ad essersi dimessi sono stati ben dieci. Un numero consistente che dovrebbe far riflettere – per il futuro – il ceto politico locale. “Fedeli” al sindaco sono rimasti solo in sei: Valerio Di Mauro, Domenico Antonio Clemente, Raffaele Santamaria, Raffaele Prencipe, Rosa Ciccone e Cesare Di Bari.
Per la terza volta confermata per il Pd la “maledizione” dell’interruzione anticipata del mandato sindacale. Fu cosi nelle due consiliature (da due anni e mezzo ciascuna), entrambe a guida Gianfranco Piemontese, 1995-1997 e 1997-1999. Ed è stato cosi anche oggi (2010-2014), con sindaco Roberto Prencipe.