Consiglio Comunale: verifica e riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio

L’Ok degli amministratori comunali sulla ricognizione dell’attuazione dei programmi

Ok del Consiglio Comunale sulla ricognizione dell’attuazione dei programmi, con la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio ed il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio. “Questo riconoscimento è d’obbligo per non esporre il Comune ad esborsi ancora più gravosi soprattutto per interessi passivi o per spese legali, ossia per oneri che non arrecano alcun beneficio alla comunità”.

Così hanno introdotto la seduta il sindaco Lucio Roberto Prencipe e l’assessore al bilancio Antonio Sacco, precisando che l’ammontare dei duecentosessantasettemila euro per debiti derivanti da sentenze sfavorevoli, spese legali ed acquisizione di beni e servizi è riferito alla gestione dell’amministrazione passata negli anni 2008/2009. Mentre, “solo uno è riferito al 2010, per un intervento di somma urgenza”.

Si tratta – ha detto il sindaco – di “un tesoretto che purtroppo sarà sottratto alla ordinaria gestione del bilancio comunale”. Quindi bisognerà “improntare il proprio comportamento a logiche di razionalità economica, che possono comportare anche la riduzione di alcuni servizi”. Per la minoranza è intervenuto Angelo Perna (S.E.L): i debiti non interessano una specifica categoria di spesa o voce di bilancio ma interessano molteplici voci di spesa, le più varie: vi è stato un andazzo sbagliato che porta il Comune a spendere per qualsiasi cosa i soldi che non ha in bilancio. Ha quindi annunciato il suo voto di astensione, esprimendo però la preoccupazione che anche attualmente questo modo di amministrare non venga interrotto ed ha invitato la Giunta ad “evitare che simili situazioni si ripetano”.

Si è astenuto anche l’altro consigliere di minoranza, Michele Prencipe. L’unico voto contrario è stato quello dell’ex assessore Pierpaolo Fischetti, revocato dal sindaco nel luglio scorso e ora consigliere indipendente. Non hanno partecipato alla riunione gli altri tre della minoranza: Francesco Paolo Prencipe, Giuseppe Prencipe e Raffaele Latino. Subito dopo il Consiglio il partito S.E.L ha attaccato gli altri partiti di minoranza, certificando pubblicamente lo sbriciolamento del cartello elettorale sconfitto dalla coalizione “Sì amo Mattinata” guidata dal sindaco Prencipe: “la S.E.L. registra l’apatia politica e la mancata organizzazione delle altre forze politiche di minoranza e ritiene pertanto di dover prendere le dovute distanze da tali forze e proseguire in completa autonomia il proprio cammino politico”.

 


Francesco Bisceglia
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