La Compagnia Teatrale l’Airone e la commedia di Luca Franco rievocano emozioni sincere in un ritorno alla giovinezza

Una trama coinvolgente poiché ognuno si immedesima in un tempo lontano che il casuale ritrovo rende attuale, vivendo una storia che si riteneva ormai cancellata

Compagnia Teatrale l’Airone, "...questa volta te dico che ti AMO"

È indubbio che soltanto una innata passione ed uno spirito indomito possono donare, dopo trentasette anni, momenti di gioia che accompagnano la propria comunità verso sensibilità culturali in grado di stupire e di immaginare luoghi così vicini ai contesti in cui si nasce.

A queste finalità l’esperienza della Compagnia Teatrale l’Airone di Matteo Guerra, attore, sceneggiatore, raffinato interprete, tenta di fornire risposte con l’amico della prima ora Matteo Prencipe, attore e protagonista di innumerevoli opere.

È il miracolo del palcoscenico che ogni volta riporta l’uomo alle sue radici e alla sua identità, tracciando il perimetro di un nuovo mondo in cui il bene e il male appaiono netti e distinti, come pure l’amore, in ogni sua sfaccettatura che il tempo può ricapitolare ovvero irrobustire.

La commedia sentimentale “…questa volta te dico che ti AMO“ di Luca Franco si snoda attraverso i tanti registri dell’amore fino al punto che, dopo anni, l’incontro spensierato, allegro e disincantato di una classe liceale a casa di Dario Taccola, interpretato dal protagonista Matteo Prencipe, provoca ricordi e innamoramenti rimasti sulla soglia che potrebbero trasformarsi, seppur dopo anni, nell’ora della maturità.

Allora la tensione dei sentimenti, rappresentata da tredici bravi interpreti, vede da una parte un esuberante amore e dall’altra parte risposte che sintetizzano una sperticata amicizia.

Una commedia dunque coinvolgente poiché ognuno si immedesima in un tempo lontano che il casuale ritrovo rende attuale, vivendo una storia che si riteneva ormai cancellata.

Invece, le nuove surreali situazioni che si intrecciano tra queste persone attempate in un vorticoso giro di parole, fraintendimenti e allusioni generano le identiche posizioni di partenza; amore da un lato e amicizia dall’altro lato.

Cosicché, quella distanza sentimentale gli ex studenti cercano di accorciarla, attraverso una serie di gag ed equivoci che, come in una istantanea, vorrebbero che si trasformasse in amore.

È la parte centrale della commedia in cui l’amore si appropria del palcoscenico: Dario Taccola e Monica Passetti, in arte Ketty De Rienzo, finalmente eternamente attratti.

Merita certamente una particolare attenzione la scenografia di Matteo e Carlo Sansone e Chiara Armiento, un virtuoso esempio di collaborazione con l’altra compagnia teatrale “Ethnica“ e la coreografia di Maria Grazia Scarano.

Il dono della felicità di Roberto Benigni e la neve che diventa il simbolo dell’amore corrisposto regalano al pubblico rispettivamente una riflessione sulla vita e il sorriso proprio degli innamorati.

Michele di Bari
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