Cinquant’anni fa il furto del quadro della Madonna della Luce, protettrice di Mattinata

La sacra icona è stata trafugata nell’infausta notte tra il 28 e il 29 marzo 1971 e non è stata mai più ritrovata

Tela originale della Madonna della Luce rubata nel 1971

La sacra icona è stata trafugata nell’infausta notte tra il 28 e il 29 marzo 1971 e non è stata mai più ritrovata. Grazie alla preziosa collaborazione di un nostro benemerito concittadino, l’alto Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, Generale in congedo Luigi Prencipe, l’immagine del quadro a colori e le caratteristiche del quadro scomparso a seguito del furto sacrilego sono state inserite all’interno della moderna banca dati dei Beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Artistico/Culturale e in quella dell’Interpol.

Dopo anni di silenzio totale, sul finire dell’anno 2010, anche grazie alla segnalazione inoltrata dallo scrivente e dall’amico Luigi Gatta, dettagliata da materiale fotografico e da notizie storiche attinte dal parroco del tempo, l’Arciprete don Salvatore Prencipe che ne aveva fatto menzione in una sua pubblicazione antecedente l’evento criminoso, con l’aiuto del Generale dei Carabinieri in congedo, il mattinatese Luigi Prencipe, che si attivò per l’inserimento nella banca dati del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dell’Arma, finalmente si aprì uno squarcio di luce sulla ferita che offendeva, e offende ancora, la cultura religiosa e storica della cittadina garganica.

Finalmente a partire dal 2012, come posso provare con la documentazione in mio possesso, il quadro della Vergine della Luce, caro a tutti i mattinatesi, risultò tra le opere trafugate e fummo felici di annunziarlo, speranzosi, alla cittadinanza.

A partire dalla festa patronale 1971 il popolo di Mattinata continua a venerare una copia commissionata alla storica azienda Fratelli Alinari di Firenze. A differenza del dipinto originale, un olio su tela ad oggi ancora in mani sacrileghe, la copia fu realizzata su una tavola in legno e, fin dal suo arrivo suscitò non poche perplessità nel clero dell’epoca e tra i fedeli. Il quadro Alinari, imitante l’antico, ricordava molto approssimativamente l’originale: i colori erano e sono, anche a distanza di cinquant’anni, molto più accesi e le figure, soprattutto la Madonna, hanno lineamenti stilizzati.

Degna di nota l’interessante ricerca pubblicata il 16 ottobre 2020 da Alberto Cavallini su “Voci e Volti”, organo di stampa dell’Arcidiocesi di Manfredonia, che arricchisce il patrimonio di conoscenze storiche in nostro possesso, a partire dalla conferma, certificata da un documento, dell’originaria appartenenza del dipinto alla famiglia dei Baroni Gambadoro di Monte Sant’Angelo, notizia che conferma quanto da noi già ipotizzato nella documentazione a suo tempo inoltrata all’Arma dei Carabinieri.

E’ auspicio di chi si è prodigato che la segnalazione presso il reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri (inesistente e inimmaginabile all’epoca dei fatti quando l’intervento investigativo dovette limitarsi a una semplice denuncia cartacea) approdi a qualche risultato concreto, dopo quattro decenni di buio totale, immettendo l’immagine negli archivi informatici che in quegli anni erano ancora lungi da venire.

Il quadro non dovrebbe avere quotazioni esorbitanti e chi a suo tempo lo rubò (su commissione?), forse pensava di realizzare un bel po’ di soldi: il suo valore più che venale e artistico (manca qualsiasi stima da parte di esperti del settore) è senz’altro religioso, devozionale e affettivo per l’intera popolazione mattinatese.

Non è peregrino il sospetto che si trovi in qualche collezione privata, acquistato per quattro soldi, o stipato presso qualche rigattiere tra cianfrusaglie da esporre nelle ormai tante Mostre mercato dell’antiquariato. Non si sa mai che un colpo di fortuna faccia sortire gli effetti da noi desiderati! Ma non facciamoci illusioni.

Tela originale della Madonna della Luce rubata nel 1971
Tela originale della Madonna della Luce rubata nel 1971
1965. Nell'atrio della sacrestia il seminarista don Francesco La Torre fotografa la tela originale aiutato da alcuni collaboratori, descritti nella didascalia
1965. Nell'atrio della sacrestia il seminarista don Francesco La Torre fotografa la tela originale aiutato da alcuni collaboratori, descritti nella didascalia
Copia della Madonna della Luce su legno commissionata dopo il furto e realizzata dalla stamperia Fratelli Alinari di Firenze, ancora oggi venerata dal popolo mattinatese
Copia della Madonna della Luce su legno commissionata dopo il furto e realizzata dalla stamperia Fratelli Alinari di Firenze, ancora oggi venerata dal popolo mattinatese
Antonio Latino
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