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- 9 Dicembre 2024
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In edicola e in libreria le memorie di Luigi Totaro, sindaco della cittadina garganica nella seconda metà degli anni ottanta
“Che Passioni – Trent’anni di storia di Mattinata nel vissuto di un comunista garganico”, è il volume che raccoglie le memorie di Luigi Totaro, sindaco della cittadina garganica nella seconda metà degli anni ottanta e animatore di trent’anni di vita politica mattinatese (a partire dal 1966 fino al 1994, quando decide di ritirarsi dalla politica attiva).
Non solamente un libro di ricordi, comunque, ma il tentativo di raccontare quella che è stata una grande stagione della politica e della società italiana vissuta guardando ai grandi ideali della sinistra italiana ed europea. Una stagione condotta in una città di provincia, come Mattinata, ma non per questo meno valida e meno rappresentativa di un valore universale assoluto: gli ideali e la passione politica sono sempre i medesimi quando si concretizzano con buona volontà, e non importa che si viva e Mattinata o a Parigi, sono i grandi ideali che contano e il tentativo che facciamo per realizzarli.
E così Luigi Totaro ci offre quasi un diario esistenziale, oltre che storico e cronachistico, di quella che è stata la sua vicenda. Una vicenda cominciata in Francia e continuata a Mattinata, nella Fgci prima e poi del Pci, da comunista e democratico. Una vicenda ispirata agli ideali del partito comunista di Berlinguer, agli ideali di uguaglianza del Che Guevara, alle canzoni di Brel e di De André, alla sua voglia di libertà e di democrazia, alla convinzione che, tutti insieme, si possono cambiare le cose e che le cose cambino davvero. E così Totaro ci racconta quelle vicende, che gradualmente diventano, in questo diario socio/politico/esistenziale, vicende quotidiane personali e vicende della comunità in cui vive.
Le idee, le proposte, la vita nel partito, i confronti, gli scontri, le gioie, le amarezze, la conduzione della struttura politica nel Pci, i ruoli e gli incarichi di responsabilità nell’amministrazione della cosa pubblica. E poi, il vissuto di una esperienza trentennale che si dibatte fra le esigenze del quotidiano e le grandi idealità, fra le necessità di dare concretezza a questi ideali e la materia che a volte è sorda all’intenzione, con le persone, i personaggi, la gente, gli accadimenti, gli ostacoli, in poche parole la vita di ogni giorno di chi ha creduto di poter realizzare i propri ideali, ci ha provato, ha avuto ragione, ha sbagliato, ma ha vissuto e di questo è contento.
C’è passione, a distanza di anni, in quel che racconta Totaro. Una passione che, in un ritmo serrato e vivace, racconta di altre passioni mai sopite. Totaro racconta la sua storia, dal suo punto di vista, anche se riporta accadimenti oggettivi. Lo spiega subito che il suo è un racconto di parte, e non può essere altrimenti, ma è il racconto, comunque, di una persona che ha voluto vivere e che non ha smesso di sperare che il mondo possa cambiare.