“Una conquista fuori menù” di Felicia Kingsley: il romanzo più gustoso dell’anno
- 12 Dicembre 2024
Un’altra irresistibile storia romantica, divertente e piena di emozioni dell’autrice più letta in Italia
La “Carta di Mattinata” racchiude cinque proposte concrete per promuovere il binomio tra agricoltura e turismo
L’edizione 2023 di Fè-Xtra, festa dell’olio extravergine d’oliva, lascia in eredità la “Carta di Mattinata” e la scultura d’arte contemporanea “Ulivo Pietravento”. “Due preziose testimonianze di come il lavoro fatto finora stia producendo, e continuerà a farlo, risultati concreti e tangibili”. Così ha commentato il sindaco Michele Bisceglia, che ha sottolineato come “la terza edizione di Fè-Xtra è stata un concentrato di emozioni e di attività importanti finalizzate alla valorizzazione dell’extravergine d’oliva”.
La “Carta di Mattinata” racchiude cinque proposte concrete per promuovere il binomio tra agricoltura e turismo. La carta contiene la definizione stessa di oleoturismo inteso quale “espressione delle migliori energie positive del territorio, speculari alla qualità della vita che quel territorio riesce ad esprimere non soltanto a beneficio della propria comunità, bensì a quella comunità allargata che si estende fino ad includere i suddetti temporary Citizen”.
Scritta a più mani tra sindaci, amministratori locali, operatori e narratori del settore olivicolo e turistico con, soprattutto, la regia dell’associazione nazionale Città dell’Olio che proporrà in giro per l’Italia i punti fondamentali per le comunità e i territori che vorranno intraprendere in maniera consapevole e responsabile l’approccio metodico all’Oleoturismo. “Un documento strategico che porterà per sempre il nome del nostro Paese”, sottolinea il sindaco mattinatese.
Altro lascito di FèXtra 2023 è la scultura, “Ulivo Pietravento”, opera dell’artista internazionale Stefano Faccini, originario di Bergamo, che vuole ricordare a tutti di avere cura e preservare la straordinaria tradizione agricola. La scultura è in una pietra calcarea compatta, opaca e di colore paglierino detta Pietra della Maiella e rappresenta un albero piegato dal vento, o da una sua torsione avvenuta nel tempo, che si muove come in un gesto che al tempo stesso unisce forza reattiva e sofferenza, come se qualcosa lo trascinasse lontano, ma tramite le sue forti radici afferra il terreno.
E’ stata posizionata nella piazza del milite Ignoto, nei pressi del monumento ai caduti mattinatesi della grande guerra 2015-2018, che in questi giorni compie cento anni, essendo stato inaugurato il 4 novembre 1923.
La scultura è stata donata dall’agenzia Scopro che insieme al Comune ha organizzato FeXtra. La giunta ha espresso il proprio gradimento accettando con una apposita delibera la donazione della scultura.