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- 8 Novembre 2024
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Il saluto dell’arcivescovo Castoro
“Carissimi amici turisti, sono lieto di darvi il benvenuto in questo nostro Gargano avvolto dal mare, che con le sue spiagge assolate e i suoi boschi sui monti saprà ben ritemprare le vostre forze fisiche dopo un anno di lavoro”.
Non è uno slogan pubblicitario coniato da qualche illuminato operatore turistico o ancor più da un attento responsabile della pubblica amministrazione consapevole dell’interesse e dunque della responsabilità che istituzionalmente viene attribuita loro, per accogliere con un doveroso indirizzo di saluto, la fiumana di turisti in procinto di riversarsi sul promontorio garganico e dunque alimentare la bilancia economica di questo territorio. No, niente di tutto questo.
Quel semplice ma tanto cordiale e amabile messaggio che va ben oltre le stesse parole, lo ha espresso, attraverso le pagine del periodico diocesano “Voci e Volti”, l’arcivescovo di Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo mons. Michele Castoro che da buon pastore di anime, ma soprattutto di profondo conoscitore del territorio in cui opera, dal punto di vista ambientale ma innanzitutto da quello umano, ha voluto evidenziare un fenomeno di grande rilevanza spontanea che tocca aspetti riguardanti la natura, il sociale, l’economia, la fede. Un momento di pensosa riflessione pervaso da affettuoso afflato filiale col quale mons. Castoro accoglie i turisti nella loro composita realtà umana. L’arcivescovo Castoro, speciale promoter turistico.
“Carissimi amici turisti, questa vacanza sia anche una preziosa opportunità di crescita nella comune umanità”, esorta invitando “al rispetto e alla custodia della natura del nostro Gargano”. E citando Papa Francesco – “dobbiamo custodire il creato poiché è un dono che il Signore ci ha dato e noi siamo i custodi del creato” – ammonisce “tutti dobbiamo aver cura di custodire i diversi ambienti umani e naturali che rendono unico questo splendido sperone d’Italia così come tutta quanta la nostra terra”.
L’arcivescovo dell’ambientalismo si fonde con quello della spiritualità. “In questa terra garganica – rammenta – si trovano suggestivi ed importanti luoghi della pietà cristiana, noti in tutto il mondo, il santuario dell’arcangelo Michele e quello di san Pio da Pietrelcina, che sapranno accogliere anche tutti voi per una sosta ristoratrice di pace e di meditazione. Perciò – auspica – nel periodo che trascorrerete in questa nostra terra incantevole e accogliente, possiate davvero vivere una serena e positiva esperienza che ridoni riposo fisico e mentale, condivisione di affetti, veri e profondi, intensa carica spirituale. Che la vostra sia una esperienza bella e rigenerante, che promuova e alimenti la gioia di un autentico incontro con voi stessi, con gli altri, con Dio”.
Un pensiero premuroso, “un saluto carico di affetto e di sincera gratitudine” l’arcivescovo Castoro rivolge anche “a tutti quelli che operano nel turismo: siate premurosi – raccomanda – nell’ospitalità, attenti alla dignità delle persone, sensibili alle necessità dei più bisognosi”.