Il prefetto Michele di Bari insignito del titolo di “Gentiluomo di Sua Santità”
- 10 Ottobre 2024
La cerimonia alla presenza di Papa Francesco nel palazzo Apostolico
Padre Michele De Salvia affida a mattinata.it gli auguri ai propri compaesani
Pubblichiamo di seguito il messaggio-auguri che Padre Michele De Salvia, scalabriniano in missione a Citt· del Capo (Sud Africa), ci affidato per condividere questo periodo pasquale con tutti i suoi compaesani mattinatesi.
Cari sorelle e fratelli in Cristo di Mattinata, siamo nella Settimana Santa, e come ormai mi capita da un po’ di anni, trascorro questo periodo lontano dal mio paese natale. è un piacere condividere con voi una riflessione pasquale anche se per iscritto e farvi pervenire i miei auguri per queste prossime celebrazioni.
Il Signore della Pasqua bussa alle nostre porte nel silenzio del cuore e nella frenesia delle nostre attività quotidiane. Egli non annuncia il suo approssimarsi con rumori o fenomeni spettacolari. Come con i discepoli di Emmaus Egli si avvicina senza che ce ne accorgiamo, fa strada con noi e ci spiega il senso delle scritture, della vita, senza che nemmeno ci accorgiamo che è Lui, il risorto, a parlarci. Ancora una volta ci ripete che non è possibile vincere la morte se non morendo e che essa è vinta solo se viene trasformata in dono di vita. L’annuncio pasquale: Cristo risorto dai morti, Alleluia!, è un annuncio di gioia e di speranza, ma che necessita di passare attraverso il servizio e il dono gratuito del GiovedÌ Santo, la sofferenza e la morte del VenerdÌ Santo. Il silenzio e l’apparente assenza di Dio del Sabato SantoÖ Solo allora potremo gioire e capire con profondit· l’essenza dell’amore di Dio per noi.
In questi giorni forse ci torner· in mente il ricordo doloroso di persone che ci hanno lasciato, familiari, amiciÖ Molti di voi hanno conosciuto o sentito parlare di P. Raffaele De Lorenzo, mio confratello scalabriniano, scomparso a San Giovanni Rotondo alla vigilia della quaresima, o anche il nostro compianto Don Peppino. Storie diverse di due sacerdoti, ognuna affidata alla misericordia del Padre. Il GiovedÌ Santo è la festa dell’istituzione del sacerdozio ed è per questo che il mio pensiero va a questi due fratelli nel sacerdozio, e con la certezza che il seme può diventare spiga solo morendo a se stesso, chiediamo al Signore di rendere anche noi sempre pronti a rinnovarci nel servizio ai nostri fratelli per portare frutti di amore.
Da Citt· del Capo in Sud Africa vi arrivi il mio pi˙ profondo augurio e che il Signore vi benedica e ci renda sempre pi˙ docili alla sua volont·, cosÌ come Lui è stato docile alla volont· del Padre che ama tutti noi.
Padre Michele