“Basta ai viaggi della speranza!”
L’on. Bordo rilancia la proposta di modifica della legge 40 del 2004
“Le notizie sull’incremento esponenziale del turismo procreativo devono indurre il Parlamento, in particolare i parlamentari che si riconoscono nel principio della laicità dello stato, a ripensare i contenuti della legge 40 e i limiti previsti alla fecondazione assistita“, lo afferma il deputato ulivista, Michele Bordo, che lo scorso 14 novembre ha presentato una proposta di legge per modificare almeno parzialmente la stessa legge 40, prevedendone l’applicazione anche alle coppie affette da malattie genetiche.
“Questa esclusione determina la necessità di andare all’estero” spiega Bordo “per eseguire le diagnosi preimpianto che scongiurano la trasmissione di gravissime malattie genetiche dei genitori ai figli. Quali siano gli effetti di tale preclusione, peraltro contraddittoria rispetto alla previsione dell’aborto terapeutico, sono esplicitate dall’indagine dell’Osservatorio sul turismo procreativo: migliaia di coppie italiane arrivano a pagare anche 11.000 euro per questo tipo di analisi. Il Governo e il Parlamento non possono rimanere indifferenti rispetto a questo tempo” conclude Michele Bordo “e accettare passivamente anche la conseguente emarginazione dell’Italia all’interno della comunità scientifica e medica europea“.