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- 9 Dicembre 2024
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La maggior parte si trovano a Monte Sant’Angelo. Tre sono presenti nel territorio di Mattinata
Sono in totale 180 i patriarchi verdi della Puglia, testimoni di un patrimonio paesaggistico e culturale da conservare e tramandare alle generazioni future. E il secondo volume dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia punta a dare evidenza e visibilità dell’evoluzione naturale a questi grandi alberi, che è possibile quindi riconoscere in tanti angoli di Puglia. I dati di censimento e monitoraggio sulle sei province pugliesi sono stati illustrati dall’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, dal presidente della sezione pugliese della Società di Botanica Italiana, Mario De Tullio, dal dirigente della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse forestali e naturali, Domenico Campanile, e da Francesco Tarantino, georgofilo e agronomo.
“È fondamentale la corresponsabilizzazione tra enti pubblici, cittadini e comunità scientifica per questo tipo di attività di riconoscimento e valorizzazione di un patrimonio naturale che continua a resistere nello spazio e nel tempo – ha ricordato l’assessore Pentassuglia –. La lista dei monumentali si incrementa sempre di più anche perché c’è una maggiore sensibilità culturale di agricoltori e proprietari a segnalare alberi monumentali, che raccontano bellezza e diversità delle nostre Puglie. A tal proposito allerterò anche l’Anci e gli ordini professionali per dare ancora maggiore attuazione della legge nazionale”.
In attuazione della Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 e del relativo Decreto attuativo del 23 ottobre 2014, la Sezione Gestione Sostenibile e Tutela della Risorse forestali e naturali del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale ha realizzato il secondo volume dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia in collaborazione con la Società Botanica italiana, alla quale è stato affidato il lavoro di stampa delle schede di censimento raccolte dalla Sezione e con la collaborazione in campo del Centro Naturalistico di Foggia e della società Ofride s.r.l. Numerose sono state in passato, e continuano ad esserlo, segnalazioni di alberi che, per qualche particolarità, richiamano l’attenzione di coloro che, con grande senso di rispetto per l’ambiente, ritengono doveroso preservarli nel tempo. Sono arrivate segnalazioni dal Comando Regione Carabinieri Forestale di Puglia, da diversi Comuni ma anche da privati cittadini. La pubblicazione di questo ulteriore volume, dopo il primo che contiene 84 schede di analisi, vuole essere un contributo fattivo alla diffusione della conoscenza del territorio pugliese e delle sue bellezze naturali.
Questo secondo volume dell’Atlante raccoglie 34 schede di esemplari presenti nell’Elenco Nazionale degli Alberi Monumentali, approvati dal MIPAAF (ora MASAF), con i D.M. n. 9022657 del 24/07/2020 e n. 0205016 del 05/05/2021. Si tratta di lecci, roverelle, terebinti, ginepri, tassi, pini e tante altre specie che dimorano non solo nei boschi di Puglia ma anche in campi coltivati, masserie, giardini privati e strade pubbliche. Per la provincia di Lecce è stato inserito anche l’eucalipto del Campus Universitario Ekotecne di Lecce, non ancora presente nell’Elenco Nazionale ma già approvato dalla Commissione Alberi Monumentali di Puglia. La Regione Puglia ha censito, ad oggi, un totale di 180 alberi monumentali, secondo quanto previsto dalla Legge nazionale n. 10/2013 che punta a tutelare e valorizzare il patrimonio arboreo con un particolare valore ecologico, botanico, culturale e paesaggistico, e introduce a livello nazionale una definizione giuridica univoca di albero monumentale. Gli alberi monumentali sono stati inseriti nell’elenco nazionale aggiornato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Nelle schede dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia sono indicati in dettaglio le misurazioni effettuate sugli alberi, la collocazione geografica con coordinate GPS e dei riferimenti a storie e aneddoti. Questi nel dettaglio invece i criteri per l’attribuzione agli alberi del carattere di monumentalità:
a. pregio naturalistico legato all’età e alle dimensioni;
b. pregio naturalistico legato a forma e portamento;
c. valore ecologico;
d. pregio naturalistico legato alla rarità botanica;
e. pregio naturalistico legato all’architettura vegetale;
f. pregio paesaggistico;
g. pregio storico-culturale-religioso.
L’obiettivo della pubblicazione è di dare evidenza ad un patrimonio naturale, esempio di grande adattabilità nonché di bellezza maturata nei secoli e della spiccata biodiversità che caratterizza ogni angolo, non solo rurale, della Puglia.
Ventiquattro alberi monumentali si trovano a Monte Sant’Angelo, undici ad Accadia, sette a Foggia (cinque all’Incoronata, uno in via Telesforo e l’altro in via Caggese) e altrettanti a Vico del Gargano. A seguire quattro a Biccari e anche a Faeto. Tre ciascuno a Mattinata, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Vieste. Due ad Alberona. Casalnuovo Monterotaro, Ischitella, Peschici, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore Infine, uno ad Apricena, Cagnano Varano, Celenza Valfortore, Isole Tremiti, Lesina, Lucera, Motta Montecorvino, Rodi Garganico, San Nicandro Garganico, San Severo, Stornara, Torremaggiore, Troia, Volturara Appula e Volturino.
Il volume II dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia sarà a breve disponibile online, sulla pagina dedicata agli Alberi Monumentali della Regione Puglia https://www.regione.puglia.it/web/foreste-biodiversita/alberi-monumentali.