Area portuale, i fondali bonificati da ordigni bellici

Conclusi i rilievi per poter iniziare i lavori del nuovo porto

Lavori per il nuovo porto di Mattinata

Terminato il primo degli step previsti nel progetto di riqualificazione e ampliamento dell’area portuale. Sono terminati infatti i lavori di rilievi ed indagini geognostici e geotecnici nell’area portuale. I lavori sono costati 194 mila euro e sono stati eseguiti dalle ditte Prisma s.r.l. di Sant’Agnello (NA) e Sub Technical Edil Services s.r.l. di Mola di Bari (BA). I lavori preliminari sono consistiti anche nella bonifica bellica sistematica subacquea, effettuati dall’unità trivellatrice – pontone “MARATEA” nochè dall’unità di supporto “ARIETE”. I sondaggi geognostici e geotecnici sono stati possibili dopo l’ok da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.

Il progetto del nuovo porto di Mattinata è inserito nel CIS Capitanata, ossia Contratto Istituzionale di Sviluppo. L’idea di potenziare l’area portuale risale a una ventina di anni fa quando il Comune di Mattinata affidò a “Italia Navigando”, società controllata dal Ministero del Tesoro, l’incarico dello studio di fattibilità per la realizzazione dell’infrastruttura nell’ottica di migliorare l’offerta turistico-ricettiva del territorio.

L’attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Bisceglia da parte sua ha inserito questi lavori di manutenzione e potenziamento del porto, dell’importo complessivo di circa 20 milioni di euro, nel piano triennale delle opere pubbliche. Soggetto attuatore e centrale di committenza, così come per tutti gli interventi previsti dal Cis Capitanata è la società pubblica Invitalia, di proprietà del Ministero dell’Economia.

L’esistente porticciolo, situato nei pressi di Punta Agnuli, a circa 2 Km. dal centro abitato, è costituito da un largo molo foraneo a gomito, integralmente banchinato all’interno, e da alcuni pontili galleggianti che si dipartono dalla banchina di riva lunga circa 80 metri. Il fondale è sabbioso e, in banchina, va dai 2 ai 5 metri di profondità. Con il progetto di ampliamento del porto turistico saranno assicurate migliori condizioni per la navigabilità nonché la sicurezza idraulica e un importante incremento del numero dei posti barca, attualmente insufficiente. Ciò consentirà di usufruire di notevoli vantaggi derivanti da una importante infrastruttura portuale turistica: l’ampliamento del porto turistico consentirebbe di ottenere infatti collegamenti di itinerari internazionali, ad esempio con la dalmazia e collegamento di itinerari brevi per la diportistica locale. L’intento è quello di uno sviluppo virtuoso che metta insieme l’offerta naturalistica e culturale del territorio ed il turismo balneare e nautico, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

Francesco Bisceglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
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