‘Apocalypse Day 2012 – Maya Prophecy’, expo internazionale di arti
Alla mostra anche il pittore mattinatese Benedetto Ciociola
Ci saranno anche le opere del pittore mattinatese Benedetto Ciociola alla manifestazione Expo internazionale di arti visive intitolata “Apocalypse Day 2012 – Maya Prophecy”. La Mostra che si è aperta a Montegrotto Terme, nel Padovano, è una raccolta di risposte diverse da ciò che il significato di questa data rappresenta,una sorta di raffigurazione dei propri timori delle proprie paure, o aspettative e delle proprie opinioni sul tema della fatidica data maya del 21 dicembre 2012.
Alla mostra partecipano artisti di fama nazionale e internazionale per le categorie Pittura, Scultura, Grafica e Installazione Visiva. La selezione è avvenuta tramite valutazione di curatori d’arte professionisti appartenenti all’Associazione Queen Art Studio, ma anche da critici d’arte esterni chiamati a giudicare valide le Opere degli artisti invitati a partecipare. La manifestazione artistica ha il patrocinio della regione Veneto, della citta’ e provincia di Padova e dell’assessorato alla cultura della provincia di Padova.
Il tema dell’Expo
La Fine del mondo è vicina? Così dicono le tante profezie apocalittiche. Il pluricitato calendario Maya indica che il 21 dicembre 2012 ci sarà una grande catastrofe, non meglio identificata, che sconvolgerà la terra. Salvarsi è impossibile, a meno che non possediate una casa a Bugarach, piccolo Comune francese di 176 abitanti situato ai piedi dei Pirenei.
C’è chi pensa che il 21 dicembre 2012 possano avvenire eventi come:
- L’inversione del campo magnetico della Terra, provocato da un’immensa mole di energia che viene liberata
- Degli effetti catastrofici a causa dall’inquinamento terrestre
- Un enorme pianeta che si scontrerà con la Terra
- Un cambiamento spirituale
Chi ha studiato gli scritti degli antichi popoli circa il sopraggiungere della data, sa che invece essi fanno riferimento alla fine di un ciclo cosmico (e non all’estinzione dell’umanità) e coincide inoltre con l’inizio di una nuova era chiamata di volta in volta: Epoca D’oro, Quinta Dimensione, Ascensione etc. L’apocastasis sarebbe quindi il ritorno al punto zero, l’età dell’oro e dell’innocenza, il ritorno ad un’esistenza quiete, armoniosa e basata sull’uguaglianza.
Una vasta gamma di fonti, dai teorici del New Age agli appassionati di astrologia agli studiosi accademici ai cronometristi Maya moderna stessi, prendono in esame le opinioni di persone moderne che sono, per vari motivi, pesantemente convinti dell’idea che qualcosa di importante sta per accadere il 21 dicembre 2012.
I Maya avevano una vera ossessione per il tempo. L’intero territorio dei Maya, con le sue centinaia di città di pietra può essere classificato come un enorme monumento in stretta relazione con il tempo. Sulle mura che cingevano i campi per il gioco della palla, sui templi, sugli architravi, sui pannelli scolpiti e addirittura sulle conchiglie, sulla giada – usata in grande abbondanza – i Maya per un periodo che abbraccia circa 1000 anni, incisero le relative date non appena arrivavano alla conclusione dell’opera, o la incisero per celebrare qualche avvenimento del passato.
Un erudito ha perfino trovato un’iscrizione Maya che risale per novanta milioni di anni nel passato. Ma perchè i Maya avevano questa ossessiva preoccupazione per il tempo? Perchè – è questa la risposta più semplice – i Maya erano convinti che il tempo fosse ciclico. E che la stessa influenza e le stesse conseguenze si ripetessero in ogni determinato periodo nella storia.