Anche Mattinata boccia la proposta di Piano del Parco

“Occorre rivedere la bozza e avviare una campagna di ascolto”

Si è pronunciato all’unanimità il Consiglio comunale sulla bozza del Piano del Parco del Gargano. Dopo averne approfondito i vari aspetti in tre riunioni di capigruppo, il Consiglio ha detto il suo ìnoî.

Questo ìnoî l’ha voluto non solo motivare ma anche farlo precedere da quella che si può definire una dichiarazione d’intenti: la bocciatura della bozza non significa anche il rigetto dell’idea di Parco. A questo proposito si ribadisce infatti la necessità ìdi proteggere il patrimonio naturaleî e l’esigenza che il Gargano ìsia tutelato con strumenti efficaciî. Ma, per assicurare ìnel contempo lo sviluppo sociale, economico e culturale delle popolazioni esistentiî, occorre una nuova bozza, che deve essere, suggeriscono i consiglieri, fatta anche a seguito di ìuna campagna di ascolto delle comunità localiî da parte del Parco.

Ma perchè al Comune non va giù quanto oggi previsto per il territorio mattinatese? ìI dati posti alla base della sua elaborazione sono superatiî, in quanto, si legge nella delibera consiliare ìnegli ultimi anni il Comune ha intrapreso decisive azioni di programmazione in campo infrastruturale, turistico, culturale ed agrozootecnico completamente ignoratiî. Nella proposta di Piano, affermano i consiglieri, il concetto ricorrente è che i Comuni ìdecidono ciò che si dovrebbe fare ed il Parco ciò che non deve essere fattoî. Alla faccia ìdel principio di sussidiarietà, in quanto è facile capire che quello che i Comuni decidono autonomamente e legittimamente di fare può essere negato dal Parcoî. Ciò alla luce del fatto che i cittadini ìsono gli unici ad avere diritti sui luoghi in cui sono nati e cresciutiî.

E alla domanda se questo è sufficiente ad evitare brutture, deturpazioni se non addirittura scempi, il consiglio risponde di sì, sostenendo che proprio ìil riconoscimento di tali diritti fa crescere la cultura della responsabilità e del rispetto per l’ambienteî. Per il Consiglio comunale ìil Piano non può essere impositivo e proibizionistico ma deve essere di indirizzo e sostegno alle politiche di sviluppo pianificate autonomamente dalle singole realtà comunaliî. Più in particolare, si ricorda nella delibera, per Mattinata il vincolo del Parco ìnon è altro che l’ennesimo vincolo, infatti la fascia costiera e parte dell’entroterra risultano già gravati da vincolo paesaggistico, idrogeologico, sismico e dalle norme del Piano urbanistico regionale di recente approvazioneî.

Il Comune di Mattinata, quindi, con questa delibera vuole ripresentare le proposte formulate, sempre all’unanimità, l’anno scorso: il Comune di Mattinata dovrebbe passare ìdall’attuale 86,72 % di territorio incluso nel Parco, Comune al primo posto tra quelli facenti parte dell’area protetta, ad una superficie del 64,27%, comunque ampia considerando che la media totale delle percentuali di territorio incluso nell’area Parco dei vari Comuni è pari al 51,67%î. L’obbiettivo, dichiara l’assise comunale di Mattinata, ìè quello di procedere comunque ad una tutela del territori, che si ritiene giusta, ma in maniera più ragionevole e sostenibile anche dalla popolazioneî.

Francesco Bisceglia
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