Ai candidati alle elezioni del Comune di Mattinata

Una proposta per il futuro Consiglio Comunale

Una proposta per il futuro Consiglio Comunale (cfr.  art. 8 comma 3 del TUEL in parte recepito dall’art.7 comma 3 dello Statuto del Comune di Mattinata in quanto mancano le norme attuative.)

 “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle FORME e nei limiti della Costituzione.”
Art. 1  della Costituzione

Avete presentato i vostri  programmi elettorali qualificandovi come latori di novità e cambiamento per il bene del nostro paese.

Non ci può  essere novità quando si tenta di costruire la casa del futuro poggiandola sulle sabbie mobili della vecchia politica, basata in modo esclusivo  su interessi corporativisti e personalistici che trovano spazio nelle lunghe discussioni da retrobottega:  è qui che i programmi politici, se mai hanno trovato condivisione ed elaborazione, cedono il posto all’abaco, sul quale si cercano le giuste alchimie algebriche che determineranno la vittoria elettorale.

Il nostro voto vi concede l’onore di rappresentarci in Consiglio ma voi, appena eletti, vi dimenticate dei cittadini:  pretendete di amministrare in autonomia quasi assoluta le sorti del nostro paese per cinque lunghi anni. Trascurate, con dolo o con ignoranza, l’essenza stessa della democrazia: i cittadini e lo sviluppo degli strumenti per garantire loro una adeguata partecipazione alla vita politica e sociale della comunità.

Il nostro è solo un corpo elettorale che muore il giorno stesso delle elezioni. E con noi muore il Paese.

Vi scrivo proponendovi di aprire ai cittadini le porte del futuro Consiglio Comunale  attraverso le FORME della  democrazia partecipativa e della democrazia diretta, in virtù dell’ampia autonomia che il TUEL concede agli enti locali su questi temi.

La prima seduta del Consiglio Comunale, subito dopo la verifica dei requisiti di eleggibilità, dovrebbe servire a riscrivere lo Statuto del Comune di Mattinata, per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale, attraverso la redazione di un apposito  REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE POPOLARE. L’attuale Statuto del Comune di Mattinata contiene una serie di principi previsti dal TUEL ma mancano i regolamenti attuativi.  La creazione di un Regolamento, scritto ad esempio da cittadini estratti a sorte e dai rappresentanti delle varie associazioni, determina la possibilità di modificarlo attraverso un referendum popolare che abbia le caratteristiche in seguito elencate.

Le associazioni parteciperebbero alla redazione dello Statuto solo se iscritte in apposito elenco comunale, dove le stesse garantiscano il rispetto dei principi di democrazia e legalità, la trasparenza dei bilanci e la possibilità per ogni cittadino di assistere alle riunione per la designazione del direttivo. Le associazioni di volontariato e le associazioni di categoria  devono essere anche coinvolte nella ideazione e nella realizzazione dei programmi estivi e di ogni altro evento socioculturale del paese. Alle associazioni di volontariato dovrebbe essere erogato un contributo, da dividere equamente, pari alla metà del budget destinato al programma estivo.

Il Regolamento attuativo dovrebbe prevedere le forme di partecipazione popolare e gli strumenti per esercitare la democrazia diretta descrivendo le modalità di presentazione, di esecuzione e i tempi di discussione e approvazione . Gli strumenti  di democrazia diretta e partecipativa sono già attuati, con modalità variabili, in alcuni comuni italiani.

 

STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE POPOLARE

  • LA PAROLA AI CITTADINI: è un assemblea pubblica in cui si raccolgono un certo numero  di idee dei cittadini presenti. Ogni proponente ha tre minuti per illustrare la sua proposta. Seguono tre domande di chiarimento  di un minuto ciascuno dei cittadini in sala e la risposta di due minuti del proponente. I risultati vengono portati in Consiglio dove vengono discussi.
  • CONSIGLIO COMUNALE APERTO: è un Consiglio Comunale in cui i cittadini hanno facoltà di parlare e di essere ascoltati. Le decisioni vengono poi prese solo dai consiglieri comunali.
  • ISTRUTTORIA PUBBLICA: viene effettuata su un determinato argomento di particolare rilevanza, con sedute pubbliche a cui può partecipare la cittadinanza, con diritto di intervento,  e dove possono essere sentiti esperti e depositati documenti.
  • BILANCIO PARTECIPATIVO:  i cittadini decidono come investire una quota del bilancio comunale (oppure tutto il bilancio comunale).
  • PIANO REGOLATORE PARTECIPATO: i cittadini collaborano attivamente alla stesura del Piano urbanistico Generale.
  • REVISORE DEI CONTI: il Revisore dei Conti è eletto dal Consiglio Comunale su proposta di un comitato di venti cittadini estratti a sorte.
  • DIFENSORE CIVICO: il Difensore civico è nominato dal Consiglio  Comunale su proposta di un comitato di venti cittadini estratti a sorte.

STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA

  • ISTANZE E PETIZIONI: pur previste negli statuti comunali sono praticamente inutilizzabili perchè non hanno termini certi e nella presentazione e nella loro successiva discussione in Consiglio. 
  • INIZIATIVA POPOLARE A VOTO CONSILIARE E  INZIATIVA POPOLARE A VOTO POPOLARE: l’iniziativa è una proposta di atto amministrativo formulata da un comitato di cittadini che raccoglie il sostegno di una determinata percentuale di elettori e che viene depositata in Consiglio dove viene discussa e votata. In caso di esito negativo può essere sottoposta a voto popolare. 
  • REFERENDUM CONFERMATIVO: è sospesa l’entrata in vigore di un atto amministrativo, quando lo richieda, entro dieci giorni dall’approvazione, un comitato di undici cittadini sostenuto dalle firme dello 0,2 per cento degli elettori. Viene indetto il referendum confermativo se entro tre mesi dall’approvazione la richiesta è  sostenuta dalle firme di almeno il 2 per cento degli elettori.
  • REFERENDUM CONFERMATIVO CON CONTROPROGETTO POPOLARE:  il comitato promotore del referendum confermativo può presentare un controprogetto del testo osteggiato entro un determinato limite di tempo.
  • REFERENDUM PROPOSITIVO: è indetto per deliberare in tutto o in parte un nuovo atto amministrativo o per deliberare la modifica di un provvedimento vigente.
  • REFERENDUM ABROGATIVO:  è indetto per deliberare l ‘abrogazione, totale o parziale, di un atto amministrativo.

Il cardine sul quale incentrare la democrazia diretta è la scrittura delle norme che regolano il REFERENDUM COMUNALE.
Attualmente lo Statuto del Comune di Mattinata prevede il solo referendum consultivo che può essere richiesto da 1/5 degli elettori o da 2/3 dei consiglieri, l’esito è valido quando si è superato il quorum del 50 per cento

Con  queste caratteristiche il REFERENDUM  previsto nello Statuto del comune di Mattinata è praticamente inutilizzabile.

La modifica delle norme relative al referendum dovrebbe ispirarsi a questi principi:

  • Abolizione del quorum: il risultato valido è quello che raggiunge il maggior numero di voti.
  • Il referendum è indetto quando lo richiedano il 2 per cento degli elettori.
  • Il referendum può essere indetto su qualsiasi argomento di competenza del Consiglio Comunale e su qualsiasi atto amministrativo  che non siano obblighi di legge per il Comune.
  • L’Amministrazione è obbligata ad attuare  quanto  votato dai cittadini entro un tempo definito.
  • Hanno diritto a partecipare al referendum comunale i cittadini iscritte nelle liste elettorali, i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e gli stranieri  domiciliati nel territorio comunale.
  • L’amministrazione si avvale di scrutatori volontari.
  • Il referendum è obbligatoriamente abbinato alle elezioni nazionali o europee quando queste hanno luogo. Può essere svolto al massimo una volta all’anno.

Per fornire ai cittadini strumenti utili sull’operato dell’amministrazione sarebbe utile anche la presentazione annuale del bilancio, in forma chiara e comprensibile, da parte del Funzionario incaricato oltre che una pagina web o facebook dove viene riportata settimanalmente l’attività svolta da ogni consigliere.

Chiedo a voi, candidati Consiglieri, di esprimere un vostro parere in merito alle proposte qui avanzate, in particolare quelle relative ai principi del referendum, con la certezza  che siete sostanza oltre che presenza.
Queste proposte non sono la panacea di tutti i mali ma rappresentano un sentiero che dei politici illuminati potrebbero favorire per sviluppare la partecipazione e il senso civico dei cittadini. Un percorso che potrebbe avere inizio nelle scuole attraverso piccole forme di bilancio partecipativo attuate dai nostri ragazzi.
Gli strumenti  di democrazia diretta e partecipativa sono già attuati, con modalità variabili, in alcuni comuni italiani.

Certo di una vostra risposta prima delle consultazioni elettorali e di una successiva discussione in Consiglio dopo l’insediamento, vi ringrazio cortesemente e resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Angelo Andrea Salcuni
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