A cavallo e in bici via a nuovi itinerari

Iniziative del Parco Nazionale del Gargano

Non solo costa, ma anche zone interne. E’ l’obiettivo del Parco Nazionale del Gargano che punta sulla mobilità lenta per far scoprire l’entroterra suggestivo della Montagna del Sole. Ma anche e soprattutto per ´connettereª lo Sperone d’Italia al turismo, su scala nazionale, dedito alla cosiddetta ´viabilità dolceª. Perchè visitare il Gargano in mountain bike, a cavallo o a piedi, fornisce, in effetti, la possibilità di ´appropriarsiª e quindi godere, di quelle nascoste bellezze paesaggistiche di cui è tanto ricca una delle aree protette più importanti d’Europa.

E’ questa la cornice nella quale sta prendendo piede l’ultima iniziativa varata dai vertici dell’ente. Il direttore Flo Tanzarella, presso la sede del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato a Foggia, ha riunito tutti i soggetti interessati, vale a dire associazioni di categoria (Fiab, Ingea), rappresentanti dei vari progetti, nati spontaneamente qualche tempo fa ed oggi ormai assurti a realtà fondamentali per la migliore fruizione della Montagna del Sole come per esempio l’Anello Equestre o il Garganobike e i rappresentanti di Sviluppo Italia, i quali hanno in cura da tempo un progetto di viabilità Mandrione-Foresta Umbra in via di ultima definizione.

L’obiettivo è quello di approntare, con il concorso di tutti, un progetto definitivo di mobilità sostenibile da presentare, a breve, a Bari, per ´sfruttareª i fondi legati al Pis Gargano, Piano integrato settoriale, l’ultimo strumento varato dalla Regione Puglia per ´spendereª al meglio i flussi dei finanziamenti provenienti dalla sponda della Comunità europea. Si tratterrà di individuare i percorsi secondari esistenti, chiudere i peripli, ideare anelli e circuiti ´pensatiª, collegare il Gargano all’esterno. Tutti aspetti che dovranno essere contemplati nel progetto finale.

Intanto l’Ente Parco ha già commissionato un progetto redatto dall’esperto Nicola Tedesco sulla mobilità lenta. Nel mirino 250 chilometri di percorsi attrezzati. Un punto di partenza fondamentale per ideare il progetto definitivo di fruizione di mobilità lenta o dolce nell’ambito del Pis Gargano.
Oggi i circuiti battuti dai visitatori del Gargano, sia a piedi che in bici oppure a cavallo si aggirano sui 400 chilometri.

Ma numerose sono le difficoltà che si presentano agli ´escursionistiª: dalla totale e in parte carente, mancanza di segnaletica alla necessità di approntare infrastrutture lungo i percorsi come per esempio una tettoia per i cavalli e i poggiabici.

Il turismo della mobilità lenta, seppure oggi possa essere considerato di nicchia, viene dato in grande espansione. Un dato su tutti: nel 2004, il 43% dei tedeschi che hanno trascorso le loro vacanze in Italia, lo ha fatto in bici. In Italia, oggi , la rete ciclabile, poggia su due linee: l’Adriatica (che va da Venezia a Santa Maria di Leuca) e l’Appenninica, che dall’interno si porta sulla costa. ´E noi vogliamo connettere il Gargano a queste lineeª rivela il direttore Tanzarella.

Francesco Trotta
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