8 marzo: Giornata internazionale della donna

Auguri Donne! …però questa non è una festa…!

Buon 8 marzo
a tutte le donne che ogni giorno urlano in silenzio
a quelle che non possono vivere la propria femminilità
alle donne che dedicano la loro vita alla famiglia
e alla cura degli altri
alle donne intrappolate dai preconcetti e dalle ipocrisie

Ci piace festeggiare le nostre donne in questo giorno. Ma crediamo che non si può e non si deve dimenticare che l’8 Marzo non è una festa, piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.

Questa data si lega strettamente alla storia del movimento per i diritti femminili, ma anche alle lotte operaie. Ce lo dimostrano le varie ipotesi sulla genesi della celebrazione.

La versione più diffusa è correlata a un episodio luttuoso che risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l’8 marzo che la proprietà dell’azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa, e di raggiungere le proprie abitazioni. Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui vi erano delle immigrate, anche italiane. Donne che cercavano semplicemente di migliorare la qualità del proprio lavoro e la loro condizione di vita.

Altre fonti fanno risalire la festa a quel 8 marzo 1907 quando Clara Essner Zetkin (socialdemocratica, dirigente del movimento operaio tedesco, direttrice del giornale Gleichheit), organizzò con Rosa Luxemburg (teorica della rivoluzione marxista, che fondò il partito socialista polacco e il partito comunista tedesco) la prima conferenza internazionale della donna.

L’8 marzo assunse col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità. Anche in Italia ebbe risvolti chiari e decisivi, durante e dopo la prima guerra mondiale. Le celebrazioni furono però interrotte durante il fascismo e ripresero durante la lotta di liberazione nazionale, come giornate di mobilitazione delle donne contro la guerra, l’occupazione tedesca e per le rivendicazioni dei diritti femminili.

Nel 1977 l’UNESCO ha proclamato l’8 marzo giornata internazionale della donna.

La mimosa, che in questo giorno primeggerà in molte case, sembra sia stata adottata come fiore simbolo della festa della donna dalle femministe italiane. Era il 1946 quando l’Unione Donne Italiane stava preparando il primo 8 marzo del dopoguerra. Si cercava un fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare la giornata e furono le donne italiane a trovare nelle palline morbide e accese, che costituiscono la profumata mimosa, il simbolo da sfoggiare. In più questi fiori avevano (e hanno) il gran vantaggio di fiorire proprio nel periodo della festa e di non essere troppo costosi(?!).

Oggi il nostro pensiero non può non andare a quelle DONNE che sono ancora costrette a lottare per raggiungere quello che, in un paese civile come il nostro, è già un valore ampiamente acquisito.

Auguri Donne … e buon ricordo!!!

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