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- 15 Ottobre 2024
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Il recordman mattinatese sfida se stesso ed i limiti umani
Torna in acqua Francesco Colletta per sfidare se stesso ed i limiti umani. Colui che, grazie alle sue capacità di termoregolazione, ha stabilito per due volte il record mondiale di permanenza in mare per 32 ore ininterrotte d’immersione col solo ausilio di una muta semistagna, cioè con la pelle a contatto diretto con l’acqua di mare,s’immergerà nelle meravigliose acque di Maratea il 12 e 13 settembre per stabilire un nuovo record: 36 ore d’immersione.
Il progetto Endelss Diving, di caratura mondiale,finanziato dalla Regione Basilicata ed organizzato dalla Lucania Promotion con il patrocinio del Comune di Maratea, Apt Basilicata, Lucana Film Commission, vedrà il connubio di sport, ricerca scientifica e spaziale, nonché promozione e tutela del Territorio e la valorizzazione dell’habitat marino.
Endless Diving sarà l’evento principale a cui si affiancheranno diverse manifestazioni,che coinvolgeranno i lucani ed i turisti di Maratea, anche quest’anno Bandiera Blu.
Il Progetto – L’EndlessDiving è un progetto articolato che si sviluppa su più livelli e in diversi tempi perché, non ha soltanto obiettivo di superare un limite, ma piuttosto quello di fissare nuove frontiere per la ricerca scientifica e il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui è immerso,sia esso sottomarino ospaziale.
Il vero record che si propone di superare il progetto EndlessDiving con Francesco Colletta è quello di arrivare per primi a capire quali siano le interazioni tra la resistenza fisica e quella psicologica, quanto e come la solidità interiore influisce sulle prestazioni umane in condizioni estreme.
Ecco quindi perché ogni performance di Francesco Colletta è un evento straordinario ed unico. Non si tratta di aggiungere qualche minuto o qualche metro in più ad un conteggio già fatto all’infinito; al contrario ogni volta che Francesco Colletta si immerge, la ricerca scientifica compie un passo fondamentale nella conoscenza dei limiti raggiungibili da un essere umano, ancorché dotato di preparazione fisica e controllo della mente sul corpo fuori dal comune. Un connubio perfetto tra ricerca scientifica e gesto atletico.
Francesco Colletta: classe 1973, garganico – Dopo gli studi superiori, intraprende la carriera militare come ufficiale. Le sue ambizioni e un incidente durante il servizio, lo riportano verso le sue passioni: la tutela e lo studio del patrimonio storico, architettonico e naturalistico. Si laurea, così nel 2003 come Architetto Conservatore presso la Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
La scoperta e l’avventura hanno da sempre rappresentato i suoi interessi. Infatti a soli 16 anni fonda l’ARAM, Associazione Ricerche Archeologiche Mattinata. Durante le attività legate all’associazione, conosce il prof. Silvano Borrelli, docente di archeologia sperimentale presso l’Università di Torino, che diviene il suo mentore.
Collabora con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, Ambientali e Architettonici di Bari per una serie di progetti volti alla tutela del territorio e al recupero di aree e manufatti storici.
Il suo amore viscerale per il mare, trasmessogli dal padre Angelo sin dall’infanzia, lo spinge a soli 10 anni ad acquistare “di nascosto” la sua prima cintura di piombi per la pesca in apnea. Oggi, dopo aver conseguito diversi brevetti, è istruttore subacqueo.
L’ amico Vincenzo gli trasmette l’amore per la speleologia, e Francesco, unendo alle nuove le precedenti abilità, diventa speleo sub, uno dei pochi in Italia e partecipa a spedizioni speleo-archeologiche all’estero, l’ultima delle quali nel 2004 in Messico (Chiapas) con l’ass. Laventa
Ha fornito la sua collaborazione alla RAI e ad altre reti nella redazione di alcuni documentari di interesse naturalistico
E’ consulente presso imprese di restauro e valorizzazione architettonico-archeologica.
STEP 36 – Il progetto EndlessDiving di Francesco Colletta unisce traguardi sportivi e ricerca scientifica.
36 ore in immersione in mare hanno lo scopo di studiare le condizioni umane di sopravvivenza in ambienti ostili. Così il recordman mondiale Francesco Colletta torna in acqua, con l’obiettivo di superare il limite precedentemente stabilito di 32 ore consecutive di immersione.
Una grande passione per il mare unita ad una forza di volontà incrollabile, il tutto racchiuso in un corpo che autonomamente “combatte” in maniera del tutto singolare freddo e stanchezza: ecco come si può descrivere Francesco Colletta, di professione architetto e archeologo, che vive su di una baia che si affaccia sul mare del Gargano.
EndlessDiving è una sfida inimitabile degli abissi, senza nessuna comodità, nessuna muta stagna che tenga la pelle asciutta o con aria calda che scaldi il corpo. Francesco da solo sfiderà il mare, rimanendo nella sua muta semistagna, pertanto bagnata, e senza mai emergere per tutto il tempo dell’impresa, dalle 32 alle 36 ore. L’alimentazione ed il cambio delle bombole avverrà in immersione, sfidando fatica psico-fisica e affrontando tutte le difficoltà dovute alla disidratazione, alla diversa gravità, ad una lunga esposizione a basse temperature e a lunghe ore di forzata insonnia. Il tutto per osservare come si modificano le funzioni psicologiche, fisiologiche e sociologiche dell’uomo in ambienti estremi.
Le condizioni di vita sott’acqua sono molto simili a quelle che gli astronauti si trovano ad affrontare: in entrambi i casi, a causa dell’ipo/iperbarismo, il corpo è soggetto a forti stress.
Questa la sfida, all’apparenza semplice, ma che racchiude in sé un alto valore scientifico oltre che sportivo: la sfida dell’uomo contro la natura e dell’uomo contro se stesso!!!
Francesco resterà in immersione nel mare ad un livello medio di profondità di circa 10 mt. fino a quando i propri limiti glielo consentiranno. Di norma un uomo riesce a restare in immersione, con respiratori artificiali, mediamente intorno alle 5-10 ore. La sfida di Francesco avrà successo se supererà le 32 ore e fino ad un massimo di 36 ore: un giorno intero, o un giorno e mezzo, in cui un uomo vivrà a contatto con l’ambiente sottomarino, muovendosi all’interno di un percorso immaginario, senza dormire e alimentandosi con cibi liofilizzati e succhi per mantenere il proprio equilibrio idro-salino inalterato.
La mobilità sottomarina renderà ancora più difficile e rischiosa la sfida, in quanto all’ostilità dell’ambiente sottomarino si aggiungerà lo sforzo fisico dovuto alla resistenza dell’acqua, maggiore rispetto a quella dell’aria.
Una prova emozionante e unica al mondo!