Vi segnaliamo alcune mete per le vostre escursioni in barca:
Il Fantastico Mondo delle Grotte Marine
Roccia, mare e luce
La barca e il gommone sono i mezzi migliori per visitare la costa del Gargano, specie il tratto compreso tra Mattinata e Vieste, 40 chilometri di costa alta e frastagliata. Splendida è la visione del litorale per il succedersi dei meravigliosi scenari naturali di insenature e spiaggette al riparo di bianche pareti rocciose strapiombanti sul mare e di verdi macchie di pini che si specchiano nell’azzurro intenso dell’acqua. Lo spettacolo più suggestivo, tuttavia, resta quello offerto dalle innumerevoli e bellissime grotte che forano, senza soluzioni di continuità, il lungo tratto di costa. Partendo dal porticciolo di Mattinata in direzione nord, girando Punta Agnuli, incontreremo delle piattaforme galleggianti con vasche dove vengono allevate spigole ed orate. Di fronte sorge una spiaggetta, detta dei Gabbiani, dove alla mattina si ritrovano numerosi gabbiani di un delicato grigio perla, che con il loro “schiamazzo” sembrano voler augurare una buona giornata ai primi visitatori. Subito dopo il centro turistico Fontana delle Rose di Mattinatella, si giunge a Baia delle Zagare, con i due faraglioni che sonnecchiano a pochi metri dalla riva, sovrastata da scogliere a strapiombo, collegate al mare per mezzo di due ascensori. Subito dopo il promontorio, a nord della “Baia delle Zagare”, si apre nella roccia la Grotta Rossa o Dell’occhio magico: il suo ingresso è una sorta di breve corridoio apparentemente stretto che all’improvviso si allarga su una piccola spiaggia interna, leggermente illuminata da una fessura nella roccia, e su una pozza d’acqua limpidissima dall’intensa colorazione di un azzurro smeraldo.
Dopo quelle delle Due Finestre e Dell’Arco Maggiore, è la Grotta del Serpente la più suggestiva: una sorta di rettile, che i secoli hanno scavato nella roccia, le ha dato il nome; subito dopo l’entrata, infatti, in alto, nella parete di onice, è visibile una figura che ricorda il cobra.
Tra le numerose grotte che perforano il tratto del Monte Barone, la più maestosa è la Grotta Campana Grande, alta quasi quaranta metri e rivestita di roccia verde con alghe del medesimo colore.
Poco lontano da essa la Grotta Smeralda o dei Pipistrelli, perché un grande numero di questi animali ha nidificato al suo interno. Dieci metri di larghezza misura il suo ingresso a corridoio, ma si restringe man mano che si procede verso l’interno, dove la parete sinistra ed il soffitto offrono uno spettacolo di colori tanto intensi e vari da meritare a questo luogo anche l’altro nome di Grotta Tavolozza. L’uscita della grotta porta diretti nella Baia di Vignanotica, una delle baie più incantevoli del Promontorio Garganico meridionale. Al termine della lunga spiaggia, che delimita il territorio del Comune di Mattinata con quello di Vieste, dopo lo scoglio piatto detto “chianca liscia” troviamo la Grotta Bucata Merlata. Girando la punta della costa proseguendo verso terra possiamo ammirare la Grotta dei Colombi con doppia entrata e con una spiaggetta all’interno, dove i colombi vanno a nidificare.
Dopo cala della Pergola con la relativa grotta e il faro, appare la Baia di Pugnochiuso con il Centro Vacanze, dove si apre la Grotta Calda; il nome le viene dalla temperatura elevata dell’ambiente interno: il suo ingresso, molto alto, è situato sotto una enorme parete rocciosa a strapiombo di colore bianco interrotto e, di tanto in tanto, da scure striate di onice. Uno stretto e basso passaggio conduce in un’altra grotta, dall’intenso colore viola, tanto grande da poter essere visitata con la barca, così come l’altra ad essa attigua, lunga il doppio e denominata Grotta dei Marmi. Procedendo verso nord, si incontrano in rapida successione la Grotta Sfondata Piccola, la Grotta delle due Porte, detta anche Grotta Dorata perché sulle pareti predomina uno splendido giallo illuminato dal sole e la Grotta Sanguinara. Superata la torre di Campi c’è la Baia di Campi, una delle insenature più intriganti della costa garganica.
Concludendo il nostro viaggio nella baia di San Felice con il suo maestoso architello.