“Cara me. Pasquina Basso tra colori, tradizione e parole”, una serie di eventi per ricordare la figura di Pasquina Basso

Il Museo Civico ospiterà una mostra delle sue opere che raccontano il percorso di una vita

Pasquina Basso
  • - Sabato 28 agosto: mostra antologica presso il Museo Civico.

    - Lunedì 13 settembre: mostra "Dietro-Vetro" sacri presso l'Agriturismo Madonna Incoronata.

    - Mercoledì 8 dicembre: presentazione catalogo presso la sala conferenze del Museo Civico.
  • Ingresso libero fino ad esaurimento posti. E' necessario il green pass.

“Cara me. Pasquina Basso tra colori, tradizione e parole” è il titolo di una serie di eventi per ricordare la figura di Pasquina Basso attraverso il suo lavoro di artista e il suo legame con il territorio.

Il Museo Civico ospiterà una mostra delle sue opere che raccontano il percorso di una vita: dai quadri astratti e serigrafie degli anni Settanta e Ottanta alle testimonianze grafiche; dalle ceramiche fino ai “dietro-vetro” della tradizione locale.

Opera di Pasquina Basso

Sabato 28 agosto 2021
Mostra antologica di Pasquina Basso

Museo Civico di Mattinata
Via Torquato Tasso snc.

Palazzo Mantuano
Via delle Camelie snc, Mattinata

Opera di Pasquina Basso

Lunedì 13 settembre 2021
“Dietro-Vetro” sacri di Pasquina Basso

Cappella Madonna Incoronata
Agriturismo Madonna Incoronata
Località Incoronata, Mattinata

Opera di Pasquina Basso

Mercoledì 8 dicembre 2021
Presentazione catalogo
Cara Me. Pasquina Basso tra colori, tradizioni e parole
di Serena Basso

Sala conferenze del Museo Civico
Via Torquato Tasso snc, Mattinata

Pasquina Basso
Dopo aver terminato gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, Pasquina Basso si trasferisce a Los Angeles, dove lavora nello staff espositivo dell’ Art Gallery della University of California e, sempre nella stessa città, la Limited Eclition Gallery organizza una mostra dei suoi quadri ad olio e a tempera. Rientrata in Italia, si dedica alla grafica e il suo lavoro “Serialità grafica di un’immagine”, oggetto di mostre a Genova e a Roma, viene preso in esclusiva dalla Tecno s.p.a. di Milano.

Espone in mostre personali in varie città italiane e presta la sua opera di collaborazione artistica nella Galleria romana “Il Collezionista “e in quella modenese ” Mazzoli”, per le quali cura le personali di artisti americani della Transavanguardia.

Nell’81 presenta al teatro Argentina di Roma, in occasione della manifestazione in memoria di Piero Campi, una cartella serigrafica, acquerellata a mano, in omaggio ai versi del poeta.

Degli anni Ottanta sono la realizzazione delle vetrate della cappella del Cimitero Monumentale di Jenne e l’allestimento della mostra, di cui cura anche il catalogo, “Messaggi dell’arte africana”, nelle sale dell’Istituto Italo Africano di Roma. Supportato da un approfondito studio storico e iconografico della ceramica della Daunia, il suo interesse si sposta sull’arte vascolare antica; realizza così alcune serie di vasi fittili ispirati, nelle forme e nella decorazione, agli originali archeologici.

La Camera di Commercio e l’Ente Provinciale del Turismo di Foggia, ne acquistano una serie per la manifestazione “A tavola con i Dauni”; un’altra, di esemplari unici, viene acquistata dal Rotary Club di Manfredonia.

Quest’ultima esperienza la spinge a trattenersi spesso in Puglia, soprattutto nella zona del Gargano, di cui è originaria, e lì per le manifestazioni d’arte “Le Micce”, nella splendida cornice della necropoli danna di Monte Saraceno, sotto il Patrocinio della Provincia e della Camera di Commercio di Foggia, organizza una performance delle sculture di Paolo Ristonchi.

Pasquina Basso

Il contatto con la cultura del luogo spinge l’artista a ricercarne le diverse manifestazioni d’arte nel tempo. Riscopre i “dietro vetro” pugliesi e ad essi si ispira sia nell’espressione degli ex voto, sia in quella delle immagini sacre e non. La mostra itinerante a Foggia e nelle città limitrofe, dell’estate del ’96, “I vetri votivi della Capitanata”; l’esposizione dei suoi dipinti nelle sedi dell’Istituto Italiano di Cultura di Salonicco e di Bruxelles; il calendario “Il Gargano ponte tra Europa ed Oriente”; la sua partecipazione alle mostre di Arte Sacra nel Complesso Monumentale di San Francesco a Ripa di Roma e nella Rocca Abbaziale di Subiaco testimoniano il suo profondo coinvolgimento.

Il metodo di cui si avvale è esattamente il contrario di quello utilizzato per la pittura su tela o su carta: parte dal particolare per giungere al generale. Questa tecnica rende impossibile ogni tipo di ripensamento o correzione, i particolari di una figura, le ombre di un panneggio, vengono progressivamente coperti dal colore del volto, dell’abito e per ultimo da quello del fondo. Una volta delineato un contorno e steso il colore, l’eventuale errore resta.

Nella più recente produzione, Pasquina Basso si discosta dalla maniera che precedentemente l’ha caratterizzata, la personale interpretazione del dietro-vetro originale, e si esprime in immagini suggerite dalla fantasia, ma dettate anche dal fascino che su di lei hanno esercitato le miniature cartacee del XIII secolo – che riprende nella loro iconografia -, legate comunque profondamente alla storia della sua terra e ai cui autori l’artista vuole rendere omaggio. Sono immagini di pellegrini, cavalieri, crociati, flutti, montagne, barche, che nel movimento delle figure, nella ricchezza dei soggetti e nella molteplicità dei richiami affascinano e coinvolgono profondamente.

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