Materiale edilizio. Il Consiglio comunale dice no alle discariche abusive

Convenzione con Legambiente

In piena area parco non è ammissibile vedere discariche a cielo aperto che deturpano il territorio e danneggiano l’immagine turistica. Dopo l’iniziativa presa nel 2003 dalla Giunta comunale per la raccolta programmata dei rifiuti ferrosi e di quelli ingombranti e che vede due giorni a settimana (il lunedì ed il sabato) l’intervento di una ditta specializzata su tutto il territorio comunale, con recupero di mobili vecchi, veicoli di tutte le grandezze, ed ogni altro genere di rifiuti ingombranti, è ora il momento di affrontare l’altrettanto grave problema dei rifiuti speciali provenienti dalle demolizioni e dalle costruzioni edilizie. Così gli uffici comunali hanno preso nei mesi scorsi contatti con Legambiente. Già in altre regioni gli ambientalisti, mediante accordi con gli enti locali hanno dato una mano per la risoluzione tecnica del problema. Anche a Mattinata si è pensato di aderire a questa iniziativa di Legambiente.
Il programma di tutela ambientale, nel rispetto dei rigorosi parametri fissati dal Decreto Ronchi, per contrastare l’abbandono incontrollato di questi rifiuti speciali inerti si chiama ìRecinertî, ed ha come ditta capofila la S.O.A. ñ Servizi ed opere Ambientali srl.
La decisione di istituire ed esternalizzare il servizio di stoccaggio e recupero dei rifiuti è stata presa nei giorni scorsi dal Consiglio Comunale. L’area individuata per ospitare l’isola ecologica è di proprietà comunale (zona ex piattello). Nel regolamento approvato dal Consiglio comunale si stabilisce che tutte le imprese esecutrici di lavori e chiunque a seguito dell’allestimento di un cantiere o per qualsiasi altro motivo si trovi nelle condizioni di dover smaltire materiale inerte da costruzione e demolizione, è obbligato a smaltire i rifiuti in un impianto autorizzato o a dimostrare l’avvenuto conferimento ad impianti autorizzati per il recupero. Tale obbligo si intenderà soddisfatto attraverso la presentazione di copia del Formulario di Identificazione del Rifiuto (F.I.R.) comprovante il corretto smaltimento presso impianto autorizzato degli inerti prodotti. In particolare, per i lavori edilizi privati, dovrà essere prodotta all’autorità comunale, all’atto della comunicazione di ultimazione dei lavori o comunque entro trenta giorni dal loro completamento, copia della documentazione attestante la corretta gestione dei rifiuti mediante esibizione di copia dei F.I.R.
E’ previsto il pagamento di una tariffa a metro quadro a titolo di compartecipazione ai costi di stoccaggio sopportati dal Comune.
E per chi non vuole sentire ragioni, il regolamento comunale, oltre a tutte le altre sanzioni previste dalle leggi, ha stabilito anche che ogni condotta contraria è punita con una sanzione amministrativa che può arrivare fino ad un massimo di cinquecento euro.

Francesco Bisceglia
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