No ad uso senza regole degli antiparassitari

Il Comune detta le regole per evitare i danni alla salute umana

No ad un uso indiscriminato e senza regole, con i conseguenti danni per la salute umana, dei pesticidi.
A stabilirlo è un’ordinanza del Comune garganico. Sul territorio comunale insistono numerose aziende, le quali sono dedite prevalentemente alla coltivazione dell’ulivo. L’ordinanza premette che la coltivazione dell’ulivo necessita di operazioni agronomiche, tra cui il trattamento fitosanitario contro gli agenti patogeni e che, a causa delle caratteristiche orografiche delle aree pianeggianti e della prima fascia collinare del territorio comunale nonchè della presenza di strutture ricettive operanti durante la stagione primavera ñ estate, molto spesso, questo tipo di trattamenti causano nocumento ai turisti ed ai visitatori che ivi soggiornano. Senza dimenticare, altresì, che molti siti di intervento si trovano anche nelle immediate vicinanze del centro abitato e che, durante i trattamenti, residui di prodotto possono raggiungere il centro.

Non sono mancate poi, ricorda la disposizione comunale, ìsegnalazioni pervenute da parte di numerosi cittadini, di operatori turistici e di residenti della Piana di Mattinataî, da cui ìemerge una situazione di pericolo igienico sanitario correlato al trattamento antiparassitario dell’ulivoî. Per l’anno 2008, quindi, l’impiego dei prodotti fitosanitari utilizzati per la difesa dell’ulivo deve avvenire secondo precise modalità. Tra le più importanti: fino ad ottobre 2008, i trattamenti fitosanitari, limitatamente alla Piana di Mattinata, vengano eseguiti solo ed esclusivamente dalle ore 4,30 alle ore 7,00 del mattino; i trattamenti devono essere effettuati da personale debitamente addestrato; la miscela deve essere preparata in luogo quanto più vicino possibile al campo da trattare e solo in quantitativi tali che non avanzi soluzione inutilizzata; in caso di versamento abnorme si dovrà avvertire immediatamente l’ASL o i Vigili del Fuoco o l’Ufficio Ambiente del Comune; possono essere interessate dai trattamenti esclusivamente le aree site a non meno di 10 metri dal ciglio dei torrenti o di qualsiasi altra fonte di approvvigionamento idrico; i trattamenti devono essere eseguiti in assenza di vento; l’area trattata deve essere delimitata e segnalata con cartelli gialli indicanti il pericolo e il divieto di accesso alle persone non autorizzate, sia durante il trattamento che per le successive 48 ore.

Inoltre le aree interessate dai trattamenti devono trovarsi a non meno di 150 metri da strutture turistiche, civili abitazioni e ricovero di animali. Ancora, l’operatore deve avvisare preventivamente i residenti ed i proprietari confinanti affinchè abbiano il tempo necessario ad adottare le precauzioni del caso. Queste le regole principali. Ai trasgressori verrà applicata dagli incaricati della vigilanza sulla corretta esecuzione ed osservanza dell’ordinanza, Polizia Municipale e ASL, una sanzione amministrativa da un minimo di euro 1.000 ad un massimo di euro 2.000.

Francesco Bisceglia
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