Uso e abuso di alcool fra i giovani

Incontro promosso dal grupo Giovani di Azione Cattolica in collaborazione con la dr.ssa A.Latino.- Pediatra

Molte indagini, tra cui l’ISTAT, parlano di un forte incremento negli ultimi anni del consumo di alcool tra i giovani, con un inizio sempre più precoce, in particolare tra i 14enni e tra le ragazze.
Con i Giovani di AC abbiamo pensato, pertanto, di avviare una ricerca delle caratteristiche del consumo di alcool nel nostro paese e verificare se Mattinata è un ìIsola Feliceî o se si allinea nelle tendenze generali. Con i ragazzi abbiamo elaborato un questionario da somministrare ai giovani sia in modo diretto che online (grazie alla collaborazione tecnica di Mattinata.it)

Perchè tutto questo interesse per l’alcool?
Perchè i problemi correlati all’uso di alcool (malattie, infortuni, atti violenti e incidenti) determinano il 10% della disabilità di tutta l’Europa. Basti dire che nella fascia di età compresa tra i 15 e 22 anni, 1 decesso su 4 è allegato all’uso di alcool. Gli incidenti stradali, per guida in stato di ubriachezza, sono la prima causa di morte tra i giovani. Tra gli strumenti per raccogliere dati, il QUESTIONARIO è il sistema più semplice e rapido.
Il questionario proposto, chiaramente anonimo, era composto da 12 domande; tutte le domande erano a risposta chiusa, per facilitare le risposte e per la successiva analisi dei dati fatta in maniera semplice, confrontando una o più variabili tra di loro, utilizzando il programma Excel dal dr. Angelo Notarangelo, educatore del gruppo Giovani di AC. Il questionario è stato sottoposto complessivamente a 230 soggetti, di questi 13 sono stati annullati per vari motivi per cui i dati complessivamente riguardavano 217 soggetti. La fascia di età piu’ numerosa è stata quella degli 11-14 anni, per la quale vi è stata una proposta attiva del questionario, somministrato alle intere classi di 3∞ media del nostro Istituto di Scuola Media, con la collaborazione del preside e degli insegnanti di Lettere.
Per comodità di interpretazione dei dati, abbiamo raggruppato le risposte considerando 3 fasce di età:

11-14 anni
15-18
>19
I giovani della classe di età 15-18 sono stati invece contattati singolarmente dai ragazzi del gruppo Giovani di AC, nei luoghi di aggregazione giovanile (piazza, pub, scuola, pullman ecc..).
I soggetti con età dai 19 anni in su sono quelli che hanno risposto prevalentemente al questionario proposto online sul sito di Mattinata.it
Complessivamente hanno risposto via internet 67 persone.

LA NOSTRA INDAGINE

Vogliamo corredare questo testo dei grafici di immediata lettura, qualche chiarimento.
Sara’ utile per la corretta interpretazione degli stessi.

I nostri dati sono in linea con quelli nazionali di un incremento dell’uso di bevande alcoliche tra i giovani.
ï anche a Mattinata si beve in eccesso, specie i più giovani e soprattutto le ragazze;
ï si beve preferibilmente birra nei fine settimana, alle feste, molti in quantità medio-grandi, lontano dai pasti;
ï sanno tutto sui danni dell’alcool, ma hanno già all’attivo qualche episodio di ubriachezza;
ï i genitori non vedono o non vogliono vedereÖ

Il punto importante da sottolineare è che non è dannoso il bere, ma il bere eccessivo, il bere problematico, il bere per lo sballo, per non affrontare le difficoltà: un modo semplice e banale insomma per eludere un disagio.
Ma l’inquietudine, il disagio adolescenziali e in generale tutte le domande di senso, non possono essere colmati da una sostanza, ma dai valori.
Bisogna educarsi al bere con moderazione, ai pasti, inserito in una corretta alimentazione.
Per i giovani il bere ha essenzialmente una funzione ricreativa, socializzante, ma se il bere diventa obliante, per non pensare, per non affrontare la realtà con le sue difficoltà, il rischio di abuso diventa altissimo.

La conoscenza del fenomeno può e deve servire a tutti:

– Ai ragazzi, perchè prendano coscienza dei rischi connessi all’uso dell’alcool, ed in particolare degli stati di ubriachezza.
– Ai genitori, perchè sappiano dialogare con i loro figli, cogliere il loro disagio, sostenendoli nel periodo critico dell’adolescenza, senza soffocare la loro individualità.
– Agli educatori, che devono insegnare, tra l’altro, l’indipendenza del giudizio, la capacità di non farsi condizionare dagli atteggiamenti degli altri, al non agire perchè ìcosì fanno tuttiî.

Certo, è difficile non omologarsi, c’è bisogno di una forte personalità e di tanta AUTOSTIMA, che è il 1∞ antidoto contro la dipendenza.

– Alle istituzioni, che dovrebbero

a) continuare nell’opera di sensibilizzazione;
b) istituire un punto di ascolto (a scuola o sul territorio) per facilitare
l’emergere di alcune criticità;
c) controllare maggiormente il territorio: molti ragazzi bevono all’aperto, rendendo pericolose certe zone del paese (per la presenza di bottiglie rotte, atti vandalici nei confronti delle abitazioni ecc.).

Clicca qui per visualizzare i risultati dell’indagine

Azione Cattolica Giovani di Mattinata
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